La direzione di Stellantis Atessa (Ch), nel corso di una riunione, ha oggi comunicato al Comitato esecutivo di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, l'attuale situazione di mercato e ha reso noto che farà ricorso "precauzionalmente e in modo preventivo", a ulteriori due settimane di cassa integrazione, dal 2 al 15 dicembre prossimo compreso.
Sarà interessato un numero massimo di 1.500 dipendenti del plant. E' dal 10 giugno che nella ex Sevel si fa ricorso alla cassa integrazione.
Da Stellantis arriva la seguente nota: "Pur con l’incremento dell’attività a due turni e mezzo e l’aumento di produzione a 800 veicoli al giorno avviati dal 4 novembre, permane, per lo stabilimento di Atessa, la necessità di ricorrere parzialmente alla cassa integrazione, dal 2 al 15 dicembre, per continuare ad adattare l’attività produttiva complessiva. Tutto ciò avviene infatti nell’ambito di un mercato che, nonostante i segnali positivi ottenuti negli ultimi mesi in Europa e in Italia per i van (rispettivamente una crescita dell’8,5% e del 7,3% nei primi nove mesi 2024), deve ancora smaltire il forte rallentamento registrato ad inizio anno".
"Anche in presenza dei continui adattamenti produttivi che coinvolgono tutti i propri impianti a livello internazionale, Stellantis ribadisce la posizione cruciale della Val di Sangro all’interno della Business Unit Pro One ed in particolare il suo ruolo di leadership non solo in Italia ma anche a livello europeo, come confermano i dati di mercato nei primi nove mesi dell’anno, grazie ai modelli prodotti con i marchi Citroen, Fiat Professional, Opel/Vauxhall e Peugeot e alla partnership industriale con Toyota".
Stellantis resta "inoltre concentrata ad attraversare questa difficile fase di transizione e a garantire la continuità di tutti i suoi impianti. Si tratta di un percorso impegnativo che esige unità d’intenti e visione strategica per accompagnare l’azienda e tutti i suoi lavoratori italiani nel futuro". 06 nov. 2024
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