Non si fermano gli scioperi del fine settimana, contro la nuova turnazione, in Sevel ad Atessa (Ch). E, anche per il prossimo week end, Usb e Fiom optano per lo stop.
"Stiamo subendo l’introduzione della nuova turnistica - scrive in una nota l'Unione sindacale di base - con relativo teatrino del rimpallarsi le responsabilità. Le posizioni e le proposte nostre, in merito al cambio di turnazione, sono note ormai a tutti e pertanto invitiamo i lavoratori a dimostrare il proprio dissenso contro l’ennesimo atto di arroganza da parte dell’azienda e di un certo servilismo sindacale che tradisce i lavoratori". Quindi braccia incrociate nel turno A di domani, 23 novembre, dalle 14.15 alle 22.15, e nel turno C di domenica, 24 novembre, dalle 22.15 alle 05.45 del mattino successivo.
L'Usb ricorda l'alta adesione agli scioperi proclamati nelle scorse settimane anche da Fim, Fiom e Slai Cobas. "Alta adesione - viene fatto presente - , nonostante il ricorso da parte dell’azienda a tantissimi interinali, costretti a rimanere almeno due ore, per poter avviare le linee di produzione; nonché il ricorso a lavoratori part-time, anch’essi invitati a recarsi in fabbrica nel vano tentativo di limitare gli effetti dello sciopero".
"Invitiamo le altre sigle sindacali - aggiunge l'Usb - a condividere una chiara linea di rivendicazione e di lotta per raggiungere l’obiettivo tutti si aspettano: un riconoscimento economico a fronte di incremento di produzione; la riduzione di orario di lavoro sui turni del sabato, poiché tornare a casa a mezzanotte del sabato e ricominciare al lunedì mattina alle 4 non è accettabile sia per gli effetti sulla vita familiare sia sul recuro dal punto di vista psicofisico; chiarezza sul futuro in virtù della fusione tra Fca e Psa e, a tal proposito, non bisogna sottovalutare il fatto che Psa ha uno stabilimento che produce in Polonia con una capacità di gran lunga superiore a quello della Val di Sangro".
Fiom Chieti invece evidenzia che l'azienda "continua ad ignorare il segnale delle lavoratrici e dei lavoratori, che chiedono di sapere quale sarà il loro futuro. Continua ad ignorare le richieste dei dipendenti che, costretti a lavorare dal lunedì al sabato, vogliono una trattativa vera che veda una reale riduzione d’orario e un miglioramento economico dignitoso". Fiom "conscia dei vincoli che il contratto impone alle organizzazioni firmatarie, con coerenza continua a lottare per affermare le legittime richieste dei lavoratori, e chiede di avere risposte rispetto alla richiesta di apertura di un tavolo di trattativa". Per questo sciopero, domani, di otto ore sul turno pomeridiano.
Intanto Sevel comunica un turno di lavoro straordinario per domenica primo dicembre.
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Foto Andrea Franco Colacioppo