Non saranno rinnovati 60 dei 117 contratti interinali in scadenza tra giugno e luglio nello stabilimento della Sevel di Atessa (Ch).
E' emerso nell'incontro che c'è stato oggi tra la direzione dello stabilimento del Ducato e il comitato esecutivo composto da Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf.
"Una decisione che va nettamente in controtendenza rispetto al passato - dice Domenico Bologna, segretario generale Fim Abruzzo e Molise - e che condanniamo fortemente. Purtroppo - aggiunge - dopo la fusione con Psa, e quindi con la nascita di Stellantis, si sta perdendo quell'equilibrio che siamo riusciti a portare avanti dal lontano 1990 tra sostegno ad altri territori e assunzioni dei giovani della nostra regione".
"Come sindacato metalmeccanico - si evidenzia ancora - avevamo chiesto sì di essere solidali nei confronti dei dipendenti degli altri stabilimenti oggi in cassa integrazione, ma anche di conservare il posto conquistato con sacrificio dai nostri ragazzi. Al momento all'interno della fabbrica della Val di Sangro, che conta oltre 6.000 occupati, ci sono circa 600 staff leasing ai quali dobbiamo dare risposte di stabilizzazione. Non è possibile produrre sempre più veicoli rispetto al passato ma con meno dipendenti effettivi perché si attingono da quelli in somministrazione, staff leasing e trasfertisti. Ci aspettiamo un cambio di rotta da parte dell'azienda e della politica regionale oggi silente e assente dal compiere la propria parte".
Per domani, 25 giugno, è stato convocato il consiglio della Rsa Sevel e "sarà l'occasione per discutere delle varie problematiche che stanno emergendo e anche delle politiche industriali che servono e sono indispensabili per una delle filiere manifatturiere più importanti dell'Abruzzo, nel pieno di una transizione
tecnologica. 24 giu. 2021
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