A rischio in Sevel l'attività lavorativa della settimana prossima. Trigano Van in difficoltà

Turni di recupero annunciati e subito dopo disdetti in Sevel di Atessa (Ch). E' un continuo. Decine, poi, i turni normali di produzione cancellati. 

Per mancanza di materiali, la situazione, da mesi, è alquanto instabile e critica, così come in altri stabilimenti Stellantis nel Paese. 

E ora - comunica l'azienda ai sindacati, alle Rsa - "l'aggravarsi della situazione delle forniture mette a rischio l'intera attività lavorativa prevista per la settimana prossima, dal 2 al 6 maggio". Nessun problema solo al reparto di Ckd della Lastratura che opererà regolarmente.

"Questa continua crisi dei componenti in genere, dei microchip e delle materie prime - commenta Nicola Manzi, Uilm Chieti Pescara -, che ha messo a dura prova l'automotive mondiale, sta creando gravi problemi a una delle più grandi realtà industriali dell'Italia e all'unica del gruppo Stellantis che ha sempre garantito i necessari volumi produttivi. Le commesse ci sono  - prosegue Manzi -. Sevel dovrebbe realizzare, anche quest'anno, 300mila furgoni, ma sarà difficile in queste condizioni. E, con la fabbrica del Ducato, hanno difficoltà anche tutte le aziende dell'indotto, che non riescono a pianificare, perché l'incertezza è dietro l'angolo. Ogni giorno è un... terno al lotto". 

"La Sevel dopo solo un giorno dall'annuncio della decisione di procedere ad un recupero lavorativo per il prossimo sabato, emette un contrordine, a meno di 24 ore: ci ripensa per mancanza materiale. Nello stesso istante paventa un rischio fermo per tutta la prossima settimana". Così  in una nota la Fiom Cgil Chieti che denuncia che "a causa di questa situazione i lavoratori della Trigano Van di Paglieta (Ch) continuano a subire una intollerabile insicurezza oltre ad un massiccio ricorso alla cassa integrazione. In questo momento - viene detto -  l' azienda che proporzionalmente è cresciuta più di tutte in Val di Sangro è quella che sta ricorrendo più di tutti agli ammortizzatori sociali con le inevitabili ricadute economiche sulle tasche delle famiglie".

Sevel infatti fornisce gli chassis a Trigano per la realizzazione di camper e caravan. "Un paradosso, un numero incredibile di van già venduti - rimarca Fiom - e la possibilità di consegnarne entro la fine dell' anno fiscale il 50%, se tutto andrà bene e non ci sembra sia così. Una situazione che sta mettendo allo stremo i dipednenti. Abbiamo già perso posti di lavoro, ne sono a rischio altri alle prossime scadenze dei contratti e tutto questo accade con un portafoglio ordini che farebbe invidia a qualsiasi azienda. La situazione della Sevel sta mettendo a dura prova il sistema della vallata e non solo. Dopo esserci confrontati con i nostri colleghi del settore della camperistica in Italia abbiamo preso atto che il settore, in forte sviluppo, è oggi letteralmente in ginocchio: la situazione della Trigano è infatti replicata in Toscana sia nella casa madre che alla concorrenza. Ad Atessa ci accingiamo ad iniziare la quinta settimana di cigo". 27 apr. 2022

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