Lanciano. Addetti alle pulizie di edifici e uffici comunali costretti a corse massacranti

E' possibile spazzare e pulire più di 1.500 metri quadrati di superfici, di immobili situati in zone diverse di Lanciano (Ch), con annesso lavaggio infissi e vetrate, spolveratura lampadari, arredi e termosifoni, eliminazione ragnatele ecc..., in due ore e poco più? O, con lo stesso tempo, pulire il palazzetto dello sport, di 2.137 metri quadrati, e altri stabili? Nemmeno Mary Poppins, a voler impegnare i suoi poteri magici, ci riuscirebbe. 

Eppure è quanto si pretende dai lavoratori che si occupano delle pulizie degli uffici, delle strutture sportive e culturali del Comune di Lanciano.

Il servizio è stato appaltato da una società di servizi di Forlì-Cesena, che se l'è aggiudicato, con un grosso ribasso, per due anni, per complessivi 135mila euro. Una somma irrisoria se si considera che ci sono 5 dipendenti part-time. 

E, allora, per far quadrare i conti, gli addetti sono stati sovraccaricati... di impianti e palazzine. Sono costretti, per non essere licenziati o richiamati, a correre, a mo' di Pietro Mennea, per la città, dagli uffici municipali di piazza Plebiscito a quelli di via Marciani, alla biblioteca comunale di via del Mancino, al Centro di aggregazioe giovanile del quartiere Santa Rita alla pista di atletica di via Rosato, ai vari campi di calcio, al teatro Fenaroli e auditorium Diocleziano... Sbatacchiati, qua e là; stremati, obbligati a spostarsi e ad operare, in tutta fretta, a mo' di recordman, contando i minuti e rischiando, da un edificio all'altro, per non perdere il lavoro, che si riduce poi ad una paga di poche centinaia di euro al mese: somma che per alcuni, comunque, rappresenta l'unico reddito familiare. Una situazione diventata difficile e insostenibile e anche il servizio, in queste condizioni, ne risente. 

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