Lavori effettuati senza autorizzazione. Il ministero della Transizione ecologica chiede lumi riguardo alla pulizia della spiaggia del sito di interesse comunitario (Sic) "Marina di Vasto".
Nella riserva naturale i lavori sono stati effettuati, dalla scoietà Pulchra, con mezzi meccanici: "una spianata", ha denunciato la Stazione Ornitologica Abruzzese a metà marzo con un esposto. Non sono state rispettate neppure le indicazioni del Comune.
L'area nel mirino è quella antistante le dune, usata dal fratino per nidificare e nella quale si trovano altre specie protette. Ora il ministero, messo al corrente dell'accaduto dalla Soa, ha sollecitato spiegazioni sull'intervento invasivo in un posto tutelato. Quegli interventi lì non si potevano fare.
"La Regione Abruzzo - aggiunge - su proposta dello stesso Comune che aveva realizzato studi specifici spendendo pure denaro della Comunità europea per le consulenze, nel 2017 ha approvato le misure minime di conservazione del Sic. Queste prevedono la pulizia a mano dell'arenile della riserva e l'uso di mezzi meccanici solo in casi eccezionali, previa autorizzazione preventiva e con piccoli mezzi gommati (a tre ruote) che si spostano seguendo il bagnasciuga. Non certo quanto avvenuto a marzo".
Il Comune, con la lettera di risposta del 16 aprile 2021, ha ammesso che i lavori erano stati effettuati senza la necessaria autorizzazione e che ha diffidato la Pulchra. "Poi nella nota, - dice la Soa - arrampicandosi sugli specchi e senza fornire alcun elemento tecnico a riprova di quanto affermato, ha sostenuto che comunque i lavori non avrebbero comportato problemi".
Ma non è finita. "Purtroppo, il Comune, - viene ancora segnalato - nonostante abbia ammesso nella lettera inviata al ministero l'esistenza di tali regole, subito dopo, il 4 maggio, ha rilasciato un'autorizzazione ai lavori nelle concessioni che non rispetta tali indicazioni normative". La sorveglianza su queste attività è stata assegnata a Legambiente e Wwf che finora hanno taciuto. "Che fanno?", chiede a Soa e avvisa: "Insieme al Gruppo Fratino Vasto continueremo a monitorare con i volontari la situazione sul campo come facciamo da anni: certo stupisce che un bene così delicato e un patrimonio naturalistico di tale portata non siano diventati un laboratorio dove coniugare conservazione e fruizione". 30 mag. 2021
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