"In 18 anni questa Riserva non ha mai svolto attività ufficiali. Lodevoli le attività delle Guide del Borsacchio e di altre associazioni di volontariato, ma quella non è una riserva. Certe attività, come portare le persone a passeggio per le colline, si possono fare anche senza una riserva”.
Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in un video ufficiale, rispondendo alla miriade di polemiche che si sono innescate quando il 29 dicembre scorso, mentre si discuteva del bilancio regionale, è stato approvato, dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale, un emendamento per cui la Riserva del Borsacchio, nel territorio di Roseto degli Abruzzi (Te), è stata tagliata, ridotta da 1.100 ettari a 24. Con l’istituzione della riserva, ricorda Marsilio, sono scattate le “clausole di salvaguardia che impediscono qualunque tipo di attività”.
“I residenti e gli agricoltori del luogo – sottolinea – si sono lamentati per aver ricevuto dinieghi, multe, perché sono state negate loro autorizzazioni. Ciò ha generato conflitti e la riserva, invece di essere un’opportunità, è diventata per quanti ci vivono, un problema, anzi un flagello”. Attacco al Comune di Roseto (Te) che dell’emendamento portato int aula non è stato neppure informato. “Il Comune di Roseto non ha mai fatto quello che doveva fare. Non sono mai stati approvati né il Piano di assetto naturalistico né il Programma pluriennale di attuazione”. Per domani è stato invece convocato un Consiglio comunale straordinario a cui “sono stati invitati parlamentari, presidente della Giunta regionale, presidente del Consiglio, assessori”.
Dice Marsilio: “Il sindaco e il Consiglio comunale si riuniscano nella loro autonomia e prendano decisioni con serenità, senza trasformare l’assemblea in un processo o in una passerella, perché l’argomento è molto serio. Chiedo e mi aspetto che il Comune approvi il Piano di assetto naturalistico e il Ppa, che metta in condizione di nominare il comitato di gestione, che lo faccia garantendo ampia condivisione tra tutti i portatori di interessi. Il Comune stanzi anche le risorse per poter far funzionare la Riserva. A quel punto la Regione sarà pronta a sedersi al tavolo, a recepire questo strumento. Tutti i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione saranno pronti a discutere e a verificare se saranno state superate le criticità che hanno portato all’esasperazione che ha prodotto un risultato che non piace a nessuno”. 11 gen. '24
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