Parco Nazionale d'Abruzzo. Salvata lupa finita in un profondo pozzo
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E' finita in un pozzo profondo 5 metri. Ed è stata salvata grazie all’intervento dei carabinieri forestali  di Roccaraso (Aq) e dei veterinari del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. E' stata avventura a lieto per un lupa trovata all’interno di un pozzo, probabilmente un’antica neviera.

I forestali hanno allertato il direttore del Parco, Giovanni Cannata, chiedendo l’intervento degli specialisti per il recupero dell’animale, che era ancora vivo, anche se in pessime condizioni. Sul posto i veterinari del Pnalm hanno proceduto a sedare l’animale, una femmina di circa 4-5 anni, e con una delicata operazione sono riusciti e recuperarla, visitarla ed escludere la presenza di ferite e lesioni, accertando lo stato di denutrizione evidente, probabilmente perché da diversi giorni "prigioniera” di quel luogo senza né acqua né cibo.

La lupa è stata successivamente ricoverata nella struttura del Parco a Pescasseroli (Aq).

Attualmente, considerate le buone condizioni, visitata nuovamente dai veterinari, è stata spostata dalla gabbia, dove ha passato la notte, al recinto che ospitava gli orsi per favorirne il pieno recupero.

Nel giro di pochi giorni, se tutto andrà bene, l'animale sarà restituito al suo mondo naturale.

Purtroppo “ancora una volta - ha dichiarato il direttore del Parco - strutture di origine antropica abbandonate, si dimostrano trappole pericolosissime per la fauna selvatica ed è solo un caso che stavolta ci sia stato il lieto fine. Proprio per questo, terminata l’emergenza da Covid-19, personale dell’Ente verificherà la possibilità di chiudere anche questo pozzo, benché fuori dai confini del Parco, analogamente a quanto fatto in tanti altri comuni del Parco e del territorio circostante”.

Alessandro Di Matteo

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