Con una diffida il Wwf Abruzzo chiede, al Comune di Ortona (Ch), l’annullamento del rilascio di dieci concessioni demaniali marittime stagionali. Sulla vicenda, nei giorni scorsi, condannando la decisione dell'amministrazione civica, era intervenuta anche la Stazione ornitologica abruzzese (Soa). La zona difesa dagli ambientalisti è quella di Postilli-Riccio, un tratto di spiaggia dunale, incontaminato con piante protette dalla legge regionale del 1979 e dove nidifica il fratino, volatile protetto.
"Siamo stati costretti a questo atto, predisposto dai nostri legali, viste le numerose incongruenze presenti nell'avviso e il rischio concreto di veder compromesso uno dei pochi tratti di litorale che mantengono carattere di naturalità in Abruzzo, senza considerare che alcuni dei lotti identificati non hanno accessibilità e quindi non hanno i requisiti minimi di sicurezza secondo lo stesso codice degli appalti", dice il vice presidente nazionale del Wwf, Dante Caserta.
Nell'atto trasmesso al sindaco di Ortona, Leo Castiglione, si evidenzia che l'avviso, del 30 aprile scorso, si basa sulla cartografia di un vecchio Piano demaniale, datato 2011 e redatto nel 2006/2007, che, si legge tra l'altro in una nota del Wwf, non tiene conto dello stato attuale dei luoghi: la linea di costa, la battigia e quindi l'area demaniale che a sua volta va a modificare i terreni dei privati. L'avviso, sempre secondo l'associazione ambientalista, non considera quanto stabilito dal Piano demaniale regionale, adottato con delibera numero 20 dal Consiglio regionale in data 24 febbraio 2015, né dalla Legge finanziaria del 30 dicembre 2018, numero 145, che ha rivisto il sistema delle concessioni demaniali marittime e stabilisce le condizioni e le modalità per procedere alle nuove assegnazioni .
Tra esse la ricognizione e la mappatura del litorale e del demanio costiero-marittimo, la necessità di una preventiva analisi del territorio, tale da poter verificare le singole specificità, secondo criteri di sostenibilità ambientale. "Perché tanta fretta viste le nuove disposizioni in materia? - chiede Fabrizia Arduini, presidente Wwf Zona Frentana e Costa teatina -. Perché non si è voluto tenere conto delle finalità del Piano demaniale regionale che all'articolo 1 impone la salvaguardia delle zone costiere di pregio ambientale-naturalistico e delle aree con insediamento di fauna e flora protette?
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Nelle foto il fratino, le dune con i nidi (in basso a destra) di fratino e le fasce dunali ad Ortona