Virus Cina. Allarme rientrato per bimbo ricoverato a L'Aquila

Allarme Coronavirus rientrato per un piccino di tre anni ricoverato, nel fine settimana, all'ospedale dell'Aquila, in isolamento, nel reparto di Malattie infettive. I risultati degli esami dell’Istituto Spallanzani di Roma hanno cancellato ogni sospetto.

Il bimbo ha una semplice influenza stagionale. "Penso  -dice il primario di Malattie infettive dell'ospedale san Salvatore dell'Aquila, Alessandro Grimadi - che bisogna tenere alta l'attenzione ma non esagerare con la preoccupazione creando allarmismi o, peggio, psicosi ingiustificate. Dobbiamo seguire con attenzione questa epidemia internazionale considerando che in Italia ci sono stati al momento due casi. Mi sentirei di dire anche sono del tutto fuori luogo alcuni atteggiamenti tra i quali non frequentare i negozi ed i ristoranti cinesi. Il contagio infatti non avviene attraverso il cibo o gli oggetti, ma per vie respiratorie e soprattutto attraverso un contatto ravvicinato e prolungato".

L'infettivologo è da giorni in prima linea con il suo team nella gestione del primo caso sospetto in Abruzzo e in generale nella prevenzione del Coronavirus. "Appena la febbre andrà via - spiega - il bimbo sarà dimesso nel giro di qualche giorno. Aveva i segni caratteristici di una malattia simil influenzale - continua -. L'allarme è scattato perchè ricorrevano i criteri epidemiologici e clinici dell'isolamento cautelativo. Quindi vista la particolarità del caso e il contesto che viviamo, necessitava di un ricovero".

 Grimaldi sposta l'attenzione all'Abruzzo: "Nella nostra regione ci sono stati tre casi sospetti che si sono evoluti positivamente. Per noi c'è stata l'opportunità di ricollaudare tutta la macchina organizzativa che avevamo messo a punto con un percorso dettagliato ai tempi dell'allarme Ebola negli anni scorsi. In riferimento a questi casi, mi sento di dire che le procedure sono state applicate con la massima attenzione, hanno funzionato bene, lo stesso si può dire per i percorsi, ben delineati e ben codificati, nell'ambito di una macchina che ha risposto tempestivamente ed efficacemente. D'altra parte, in queste procedure non si possono commettere errori e lasciare nulla al caso: vista la delicatezza della situazione, il personale, sotto la guida del sottoscritto e della caposala Roberta Priore, aveva cominciato nelle esercitazioni per testare le varie procedure e la sicurezza".

Il medico lancia messaggi rassicuranti anche allargando lo sguardo al Paese: "Questa buona preparazione è possibile anche grazie ad una rete di reparti di malattie infettive messa a punto nel 1990 da un ministro capace e lungimirante come Guzzanti, tanto che oggi il settore è uno dei fiori all'occhiello della sanità italiana. Questa rete ci ha permesso di affrontare in maniera efficace e congiunta emergenze e cure di una certa difficoltà e ci permetterà di continuare a coordinarci secondo le indicazioni che ci vengono date dalla task forse istituita presso il ministero della Salute. L'isolamento dei virus anche da parte dell'istituto Spallanzani ci fornisce un'arma in più per approntare nuove cure e nuovi vaccini".

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