Lanciano (Ch) - Sì al rito abbreviato, no alla perizia psichiatrica sull'imputato. E' la decisione, di oggi, della Corte d'assise di Lanciano riguardo all'omicidio di Italo D'Elisa, 22 anni, ucciso agli inizi dello scorso febbraio, con tre colpi di pistola, davanti ad un bar di vasto, da Fabio Di Lello, 34 anni, panettiere. I difensori dell'imputato, Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, hanno eccepito la costituzione di alcune parti cicili - tutte ammesse alla fine - e chiesto il giudizio abbreviato subordinato a perizia psichiatrica, che non è stata ammessa. Pur riconoscendo lo stato di depressione in cui Di Lello versa, secondo i giudici non ci sono i presupposti per una perizia psichiatrica. Di Serena Giannico. 10 marzo 2017


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