Vasto. Dal ristorante risuona 'Faccetta nera'. 'E' apologia del fascismo' e finisce a pugni
“Faccetta nera” risuonava pomposamente durante la movida domenicale, anche all'esterno del ristorante. E quando è stato fatto notare che si trattava di “apologia del fascismo”, il titolare dell'attività commerciale ha picchiato l'uomo che aveva osato contestare quella particolare scelta musicale. Aggressione l'altra sera sera a Vasto, in provincia di Chieti. A denunciare il fatto,  con un dettagliato resoconto sui social, è Nicholas Tomeo, 31 anni, avvocato di Vasto, che non è stato ancora ascoltato dalla polizia, che sta seguendo il caso. “Mentre passeggiavo a Vasto Marina, - racconta il legale -  ho sentito da lontano “Faccetta nera” a volume altissimo". Il canto fuoriusciva da un locale del posto. "Mi sono avvicinato chiedendo di interrompere subito la musica. A quel punto, il titolare, dopo aver finto tranquillità, sulla porta d'ingresso mi ha colpito violentemente al volto”. L'esercente sarebbe poi uscito "per continuare a provocarmi con saluti romani e gridando 'A noi!'. La beffa – viene ancora detto - è il luogo dov'è ubicato il locale,  in un ex campo di internamento”. L'avvocato  è andato al Pronto soccorso cittadino, dove è stato medicato: ha avuto 3 giorni di prognosi per trauma cranico e zigomale. Al momento non ha presentato querela. “Sto valutando, - dichiara Tomeo - perché la mia vuole essere prevalentemente una denuncia pubblica per rilanciare un'allerta sociale e politica, non di appartenenza. Fatti del genere non possono essere più accettati. La violenza fascista e razzista è per certi versi legittimata dai comportamenti del governo, in tema di migranti. Quella è una musica violenta, che rimanda a un periodo violento che a quanto pare non hanno ancora dimenticato”. Il commissario di Vasto, Rosetta Di Santo, rende noto che  “al momento sta raccogliendo tutti gli elementi utili”. “Si è trattato di una lite, stiamo attenzionando l'episodio - dichiara -, che non viene assolutamente sottovalutato, per stabilire eventuali provvedimenti”. Il titolare del locale si sarebbe giustificato parlando “di momento goliardico durante una festa privata, con il locale non aperto al pubblico”. “E' un'aggressione “di stampo fascista” e l'episodio rientra nel clima fomentato dal ministro degli interni Salvini – attacca Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista -.  “Faccetta nera” risale all'epoca in cui l'Italia si rese responsabile di crimini contro l'umanità e stragi orrende in Etiopia e Libia e delle leggi razziali al fianco di Hitler. Questi imbecilli che vanno cantando “viva il Duce e viva il Re” sono il frutto di ignoranza e rimozione di una tragedia che si concluse con  il nostro Paese in macerie. Il prefetto, il questore e l'amministrazione comunale  - sollecita - dovrebbero far chiudere o almeno sospendere temporaneamente il locale. Il titolare avrebbe finalmente il tempo di leggere qualche libro di storia. Gli regaleremo una copia di “Italiani brava gente”. Auspichiamo che l'autorità giudiziaria persegua l'aggressore sul piano penale. Dobbiamo aspettare di veder sfilare di nuovo le croci uncinate per le nostre città?” E l'Anpi (Associazione nazionale partigiani) annuncia una manifestazione “per stigmatizzare l'accaduto”. “Mi sono recato in commissariato - dichiara Mimmo Cavacini, presidente della sezione di Vasto dell'Anpi -  per avere chiarimenti circa un presunto atteggiamento benevolo degli agenti intervenuti nel confronti del proprietario. Ero accompagnato dall'ex sindaco Luciano Lapenna con il quale ho sollecitato un impegno adeguato nelle indagini. Si sta generando una pericolosa deriva fascista”.  
20 agosto 2018

@RIPRODUZIONE VIETATA
totale visualizzazioni: 2907

Condividi l'Articolo