Un pranzo estivo che si trasforma in un incubo per venti commensali, su trenta, che hanno partecipato a un banchetto a Pizzoferrato (Ch).
Medici, tecnici della prevenzione e assistenti sanitari del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl Lanciano Vasto Chieti sono all'opera in queste ore per accertare le cause di una probabile tossinfezione alimentare, che ha colpito alcuni ospiti che, nei giorni scorsi, hanno partecipato a un pranzo in un agriturismo del centro dell'Alto Sangro. Diverse ore dopo la conclusione del pasto, molti degli invitati hanno accusato febbre e dissenteria, che li ha costretti a ricorrere alle cure del proprio medico o, in alcuni casi, del Pronto soccorso di diversi ospedali, tra cui Lanciano e Castel di Sangro, vista la provenienza da centri differenti.
"Sono in corso esami di varia natura - spiega una nota Asl - per accertare il tipo di agente infettante, sia sui campioni organici prelevati dai malcapitati, sia su alimenti utilizzati nella cucina del locale, del quale nel frattempo, in via cautelativa, è stata disposta la chiusura. Al fine di non trascurare alcun elemento, - viene aggiunto - è stato effettuato anche un campionamento dell'acqua. Non destano comunque preoccupazioni le condizioni di quanti si erano recati in ospedale, alcuni dei quali trattenuti in osservazioni breve per alcune ore". Nella struttura, nello stesso giorno, hanno mangiato altre decine di persone, tra cui una donna incinta, che non hanno avuto problemi.
I sintomi sono in regressione, anche grazie alle cure ricevute. "Sono in corso analisi sugli ingredienti utilizzati per la preparazione delle pietanze servite - spiega Ercole Ranalli, direttore del Servizio igiene della Asl abruzzese - in particolare su alcune salse". Finora, comunque, non c'è alcuna certezza che siano stati i cibi degustati nel locale, molto frequentato, a scatenare l'infezione.
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