Tragedia Rigopiano. Sequestro di un quinto dello stipendio di ex prefetto Pescara e dirigenti regionali

Sequestro di un quinto dello stipendio.

E' quanto disposto, oggi pomeriggio, dal giudice delle udienza preliminari del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, nel corso dell'udienza preliminare sul disastro dell'"Hotel Rigopiano" di Farindola (Pescara). Il gup ha accolto la richiesta avanzata dall'avvocato di parte civile Romolo Reboa, decidendo per il sequestro conservativo di un quinto degli stipendi dell'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo e del dirigente regionale Sabatino Belmaggio, e di un quinto della pensione per l'ex dirigente regionale Carlo Visca. Loro sono tre dei 29 imputati per il disastro del resort, costata 29 vite, e per il successivo depistaggio.

Il 2 ottobre scorso, il gup dispose il sequestro conservativo di immobili, per un valore catastale di poco inferiore a 3 milioni di euro, nei confronti di altri 15 imputati.

Rigettata, in aula, la richiesta, formulata dai pm Andrea Papalia e Anna Benigni, di trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche carpite nell'ambito di un'indagine svolta dalla Direzione distrettuale antimafia aquilana, poiché "non sussistono connessioni" tra i reati al centro del procedimento su Rigopiano e le notizie di reato per le quali sono state originariamente disposte le intercettazioni. Infine il giudice ha anche ritenuto inammissibile la richiesta di ascoltare, in sede di incidente probatorio, il tenente colonnello dei carabinieri forestali Anna Maria Angelozzi. Sarandrea, in particolare, ha rilevato come, sulla base delle norme e di specifici pronunciamenti della Cassazione, il ricorso all'incidente probatorio in deroga alla disciplina ordinaria ricorra unicamente nei casi di indifferibilità della formazione anticipata della prova, a fronte del pericolo della perdita immediata della prova stessa, condizioni non ravvisate nel caso in questione. 

A partire dalla prossima udienza, fissata all'11 dicembre, sarà possibile entrare nel vivo e iniziare ad affrontare le richieste di rito abbreviato. "In questo momento - ha detto il giudice – non mi sembra il caso di determinare situazioni che richiedano la presenza di tante persone in aula. In ogni caso, non appena sarà possibile, mi impegno a recuperare il tempo perduto". 30 ott. 2020

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