San Vito Chietino. 'Signora, devo fare rilevazioni in casa...'. E sfila soldi alla pensionata

"Devo effettuare delle rilevazioni tecniche per la casa, signora posso entrare?" 

E' scattata con questo pretesto la trappola per un’anziana che vive sola. Stamattina i furfanti hanno agito a San Vito Chietino, nella zona della Marina. E' tranquilla la signora, L.M., 90 anni, quando, poco prima delle 11, sente bussare. Fa entrare l’uomo alla porta. "Hai il telefono?", chiede lui. "Certo", la risposta della donna. E inizia il dialogo. "Vive sola? Ha figli, anche qui...?" "Sì". "Posso chiamare suo figlio? Mi dà un cellulare?" L’uomo si fa consegnare il cellulare e fa finta di chiamare al numero del figlio, rassicurandolo che va tutto ok. Per la pensionata è una conferma di non preoccuparsi.

Inizia il sondaggio finanziario: "Signora lei come vive? Ha la pensione? Ha un libretto postale? Dei soldi?" "Sì, ecco il libretto postale". "Ah, ok. Per questo lavoro sono 198 euro…", è la richiesta dell’uomo. Ingenuamente l’anziana prende da una busta 200 euro e glieli porge. Posa la busta. Il momento è d’oro per il malvivente: "Un attimo, signora, può prendere questa fettuccia e continuare a prendere le misure dell’appartamento…". Lei esegue tutto nelle camere. Il piano truffaldino funziona. L’uomo sfila la busta con il denaro. "Signora, le carte sono tutte complete, è tutto ok, arrivederci, e grazie…". E' bastata poco alla malcapitata, tornata in cucina, per accorgersi di essere stata vittima di un raggiro. La busta contenente i tremila euro era sparita. A lei sono rimaste in mano le 200 euro.

Immediatamente ha chiamato i figli che, giunti sul posto, hanno constatato quanto accaduto e hanno avvertito i carabinieri della locale stazione che, con due pattuglie, sono giunti sul posto e ora conducono le indagini.

"Finora mai avuto problemi - dichiara sconsolato F.M., 56 anni, uno dei figli della donna -. Mia mamma è stata sicuramente ingenua, ma sottrarre risparmi ad un’anziana è un delitto. Sono spregiudicati e pericolosi. Probabilmente c’era un complice perché mamma ha notato che quando l’uomo è entrato faceva come dei cenni a qualcuno di lato alla porta. E comunque ci è andata bene perché data l’educazione di mamma i malviventi sono entrati senza problemi. Se fosse stata sgarbata e scontrosa magari la picchiavano e adesso staremmo a raccontare tutta un’altra storia…".  19 lug. 2021

Alessandro Di Matteo

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