Sembravano scene dal sisma di 11 anni fa. E' crollato un fabbricato nel centro storico di San Pio delle Camere, comune a una quindicina di chilometri dall'Aquila.
Il tetto e il solaio dello stabile, danneggiato dalle scosse del 2009, si sono sbriciolati nel corso di operazioni di demolizione e riparazione post terremoto. Sepolti dalle macerie sono rimasti due operai che, in un primo momento, hanno risposto agli appelli dei soccorritori. Le loro voci, infatti, sono state sentite sotto la montagna di detriti, calcinacci e pietre. Ma poi il nulla: sono morti lì sotto.
Sul posto i vigili del fuoco, che hanno scavato (GUARDA IL VIDEO) e rimosso le macerie; i carabinieri, e il 118 con un elicottero pronto a trasportare i feriti. Ma i due lavoratori, il 41enne romeno Cristian Susanu e il 61enne macedone Dzevdet Uzeiri, non ce l'hanno fatta. Erano un gruppetto. Altri tre colleghi, uno della provincia di Teramo e due albanesi di 54 e 35 anni, sono riusciti a scampare al dramma, scappando prima che parte della struttura collassasse. Interventi edilizi portati avanti dalla società Habita dell’Aquila. Stavano ristrutturando lo stabile che si trova in "zona rossa", che ancora aspetta la ricostruzione. Mentre erano all’opera è venuto giù il muro e i due sono rimasti intrappolati sotto tonnellate di mattoni e cemento. Li hanno estratti quando era già tardi. Da ricostruire le cause dell'accaduto.
Il pubblico ministero di turno, della Procura dell'Aquila, Simonetta Ciccarelli ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di resto di duplice omicidio colposo e iscriverà sul registro degli indagati il proprietario della impresa edile che stava lavorando al cantiere, il direttore dei lavori e il direttore della sicurezza. Sul grave fatto indaga anche la Asl provinciale dell'Aquila per verificare le condizioni di lavoro e di sicurezza, anche considerando il fatto che la squadra stava operando di sabato.
"Un fatto grave che ci addolora. L'ennesima tragedia che chiama in causa la mancanza di prevenzione e l'insufficienza dei controlli. Senza sicurezza non c'è dignità del lavoro", scrive su twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
"Una notizia terribile, devastante. Un costo umano insopportabile. Sono sconvolta, non si può morire così, non si può morire mentre si ricostruisce. Mentre attendiamo notizie più chiare sulla dinamica della vicenda, non possiamo che esprimere la vicinanza alle famiglie per i lutti. I soccorritori accorsi hanno trovato una situazione drammatica, altri lavoratori si sono messi in salvo. Quanto dolore, quanta rabbia": così la deputata del Pd Stefania Pezzopane. 13 mar. 2021
@RIPRODUZIONE VIETATA