Coronavirus. Vaccini, favori e furbetti... Controlli dei Nas tra Pescara e Montesilvano

Sui vaccini sono scattati i controlli dei carabinieri del Nas. Perché è la solita storia all'italiana. Troppe anomalie in questi giorni a Pescara e dintorni.

Oltre 2 mila iscritti in più sul portale del Comune di Montesilvano (Pe) risultavano registrati rispetto a quelli iscritti nella piattaforma regionale. Dopo i sopralluoghi a Città Sant'Angelo (Pe) e al Pala Becci di Pescara, nel pomeriggio per i militari per la tutela della salute sono maturati i tempi del blitz. Alle 15, allertati dalla Asl, si sono presentati al Pala Dean Martin di Montesilvano. Ed è quasi stato il panico.

Si sono registrate "rinunce" e defezioni all’ultimo minuto. Ormai si parla tranquillamente di "furbetti del vaccino", perché l’ipotesi alla quale si sta lavorando, da settimane ormai, con i militari del Nas,  guidati dal tenente colonnello Domenico Candelli, è che vi siano stati sin dalle prime somministrazioni, quelle al personale sanitario, soggetti che abbiano potuto usufruire di qualche "favore".

Così ci sono verifiche in atto, che andranno andranno avanti anche nei prossimi giorni.

E non mancano le polemiche politiche. Alla Asl di Pescara "manca a tutt'oggi sia una data sia una modalità di somministrazione - attacca il segretario provinciale del Prc di Pescara, Corrado Di Sante, - mentre le Asl di Teramo e L’Aquila stanno concludendo la vaccinazione del personale scolastico fragile e over 65". Per Di Sante è questa una "corsa ad ostacoli", con una "disparità di trattamento sul territorio regionale".

"Lascia senza parole – tuona - la denuncia dei presunti 2.000 furbetti del vaccino. E' incredibile che nessuno abbia verificato gli elenchi regionali prima di avviare la vaccinazione, che lo ricordiamo è partita da più di due settimane e ha visto già due distinte modalità per la prenotazione dell’appuntamento prima al Pala Becci a Pescara e ora al Pala Dean Martin a Montesilvano. Possibile che il fenomeno dei furbetti in queste proporzioni si sia verificato solo nella provincia di Pescara? Ci auguriamo che ogni abuso venga perseguito".

Alessandro Di Matteo

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