Crac Pescara Calcio, condannati due ex presidenti

L'ex presidente del Pescara Calcio e del Grosseto Calcio, Massimiliano Pincione, è stato condannato, dal tribunale collegiale di Pescara, a tre anni di reclusione, nel processo sul fallimento del club abruzzese, per fatti risalenti al biennio 2007-2008. Condannati, a due anni di carcere, anche un altro ex presidente del club, Gerardo Soglia e suo fratello Francesco, ex vice presidente. Tutti gli imputati sono stati anche condannati a risarcire in solido la parte civile, rappresentata dalla curatela fallimentare della Pescara Calcio, con una provvisionale di 200 mila euro.

Pincione, secondo i giudici, ha distratto 190 mila euro dalle casse biancazzurre, attraverso un bonifico in favore della società inglese Camilla Ltd, che sarebbe risultata a lui riconducibile. I fratelli Soglia invece, accusati di bancarotta preferenziale, attraverso una triangolazione con la Caripe ed una terza società, avrebbero compiuto un pagamento di 2 milioni di euro, "in danno degli altri creditori" e a favore della stessa banca, che vantava un credito di quell'importo. Francesco Soglia è stato invece assolto da un altro capo di imputazione, che lo vedeva accusato di avere favorito un altro creditore tramite un assegno da 108 mila euro "per rimborso di anticipi cassa e pagamento consensi". 

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