Pannelli fotovoltaici rubati in tutta la provincia di Chieti: due condanne

Prime condanne per la maxi operazione dei carabinieri di Lanciano, denominata "Overturned horse", ossia "Cavallo rovesciato", che il 26 settembre 2017 portò all’emissione da parte  del gip frentano di 15 ordini di cattura per una lunga serie di furti e ricettazione aggravati dal crimine transnazionale, specialmente nel settore dei pannelli fotovoltaici. Poco meno di 2 mila ne furono rubati, anche a Lanciano. Ora il gup Marina Valente (pm Francesco Carusi) ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione ciascuno, pena patteggiata, i marocchini Kamal Salhi e Younes Nouri, difesi dall’avvocato Francesco Americo. Salhi è stato condannato per 700 panelli sottratti all’azienda Lanciano Energia, mentre Nouri per 300 pannelli rubati all’azienda Green Land di Campomarino. I proventi finivano in nord Africa e Romania imbarcati su navi nei porti di Napoli e Genova. Specie in Marocco e Tunisia si registrava un boom di fotovoltaico in nero, dopo aver bypassato i codici di riconoscimento.

Sotto attenzione, dal 2016, c’erano basisti frentani e due bande rumene e marocchine che cooperavano e si spartivano il bottino. Diversi i colpi messi a segno in provincia di Chieti, tra cui Lanciano e Roccascalegna, altri 300 pannelli recuperati, poi nel Molise e Foggiano. Oltre ai pannelli furono rubati anche materiale e mezzi agricoli, auto, furgoni, mini escavatori, pure a danno del comune di Casoli. Merce per mezzo milione di euro in gran parte recuperata. Un altro furgone carico di altri 300 pannelli solari si ribaltò sulla A14 e, in codice, i malviventi dissero ai complici per telefono "Il cavallo si è ribaltato". Da qui il nome all’operazione coordinati dalla compagnia e Norm di Lanciano e coadiuvati dai comandi provinciali di Foggia, Salerno e Cremona. In totale gli indagati sono una trentina e il processo ordinario inizia il 9 aprile prossimo.

Walter Berghella

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