Paglieta. Blocca i ladri di notte in casa, ma viene aggredito e violentemente picchiato
Svegliato da rumori sospetti; si trova davanti due banditi, dai quali viene aggredito. Gli sferrano, a più riprese, due violenti colpi in testa ma, nonostante tutto, riesce a metterli in fuga. La tentata rapina si è consumata la scorsa notte a Paglieta (Ch), in un villino di viale Adriatico. Che si trova a poche centinaia di metri dal centro abitato, dal corso principale del paese. "Erano circa le 2 - racconta Andrea Canzano Cimini, 32 anni, che si occupa di progettazione tecnica e meccanica - ed ero a letto. I miei genitori dormivano al piano superiore; io nell'appartamento al pianterreno. Ad un certo momento ho sentito aprire la porta d'ingresso. Credevo fosse mio fratello che rientrava...". Invece erano ladri. "L'ho capito subito, - aggiunge -, perché non ho sentito il portone richiudersi e le luci non si sono accese". Si è alzato per capire, con l'ansia addosso. E, al buio, senza far rumori, si è inoltrato nel corridoio di casa. Qui è incappato in uno dei malviventi che, sorpreso, l'ha abbagliato con una piccola torcia elettrica e al contempo ha gridato, in una lingua incomprensibile, per avvisare il complice, che stava rovistando in una delle stanze attigue, uno studio. Dopo aver urlato, il primo dei furfanti è scappato fuori. L'altro, allertato, è uscito immediatamente dalla camera in cui si trovava e che affaccia sul corridoio, e si è trovato davanti Andrea, che lo ostacolava e che ha brutalmente colpito, sulla testa, forse con un bastone o un manganello. "Ma non saprei dire di che si trattasse; nell'oscurità non l'ho visto...", spiega il giovane. Il secondo ladro è quindi fuggito. Lui, nonostante fosse dolorante, è uscito in giardino per inseguirli. I due, che stavano per scavalcare la recinzione che avevano divelto e da cui si erano infilati, sono tornati indietro. Ne è scaturita una colluttazione, durante la quale Cimini ha ricevuto un nuovo forte colpo in testa. Quindi i ladri sono svaniti. A quel punto lui, sanguinante, ha chiamato aiuto. Sono scesi i genitori, che lo hanno trovato malconcio e che hanno avvisato i carabinieri. Anche i vicini, sentito il trambusto, sono accorsi. Nel giro di pochi minuti è arrivata l'ambulanza del 118 che lo trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano. Qui gli è stato riscontrato un trauma cranico e gli sono state suturate le ferite sul capo, con 15 punti, e su un occhio. "Sono stati momenti drammatici - riprende Andrea Cimini -. Ho cercato di capire chi fossero, ma non sono riuscito a vederli in faccia. Credo fossero stranieri. Io sto abbastanza bene, pur se devo ancora sottopormi a visita ortopedica...". La porta di casa non presenta segni di effrazione, quindi per aprire è stato usato un passe partout. Sull'accaduto indagano i carabinieri di Paglieta e della compagnia di Atessa, che hanno effettuato anche un sopralluogo ed ascoltato il giovane ferito. 

"Pensavamo vivessimo in una realtà tranquilla - dice il sindaco di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli -. Purtroppo così non è. In paese stiamo implementando la videosorveglianza. Sono fatti incresciosi e siamo vicini a questa famiglia".
04 agosto 2018

Serena Giannico

Nella foto Andrea Canzano Cimini

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