Otto chili di droga in auto: in carcere nonna e nipote. Sostanza destinata a Val di Sangro, Lanciano e costa
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Occultati in auto avevano otto chili di hashish. Per questo in tre sono finiti in prigione, per concorso in detenzione di ingenti quantità di stupefacenti, destinati allo spaccio. Sostanze che avrebbero fruttato un introito di 55-60mila euro.

La vettura, una Fiat Croma, già monitorata dalle forze dell'ordine, è stata bloccata ieri, all'imbrunire, appena fuori dal casello dell'A14 della Val di Sangro. Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Lanciano, guidati dal tenente Massimo Canale, e della stazione di Casoli, a dare l'alt al mezzo. 

Alla guida c'era Mohamed Najem , 53 anni, residente a Casoli (Ch). A bordo, poi, nonna e nipote: Mina Laaouine, 59 anni, e Amal Dahouk, 19 anni, entrambe abitanti ad Altino (Ch). Sono stati effettuati prima controlli e poi è scattata la perquisizione. Nel bagagliaio, nel vano che ospita di solito la ruota di scorta, che era stata tolta, è spuntata la droga. Infilata dentro 6-7 buste bianche e suddivisa in 700 ovuli, ognuno contenente circa 10 grammi di hashish, confezionato e avvolto in pellicola trasparente. Un formato che si riesce facilmente a nascondere.  

Per la comitiva sono scattate le manette e si sono spalancate le porte del carcere: le donne sono state rinchiuse a Chieti; il conducente, invece, a Lanciano (Ch). Contro la 59enne è scattata anche l'accusa di evasione, dato che era ai domiciliari. I militari sono convinti che la "merce", che è stata sequestrata, assieme a 1.255 euro in contanti, sia stata comprata nel nord Italia e che fosse destinata a rifornire il mercato della Val di Sangro,  Lanciano e la costa. Le indagini continuano.

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