Omicidio pittore Umberto Ranieri. L'accusato chiede il rito abbreviato

Prima è stato disposto il processo, con giudizio immediato, davanti alla terza Corte d'Assise di Roma; poi l'imputato ha chiesto di beneficiare del rito abbreviato, e così, adesso, è stata fissata l'udienza preliminare, che si terrà il 12 dicembre prossimo davanti al giudice del tribunale di Roma, Claudio Carini.

E' accusato di omicidio preterintenzionale Jelassi Mohamed Aziz, 18 anni, di origini tunisine ma nato nella capitale dove è anche cresciuto, in carcere a Regina Coeli per l’assassinio di Umberto Ranieri, in arte Nniet Brovdi, 55 anni, di Paglieta, pittore e performer, ammazzato in largo Preneste a Roma.

L’aggressione lo scorso 17 marzo; il decesso, all'ospedale San Giovanni dopo tre giorni di agonia. Il giovane ha colpito l’artista abruzzese al volto con un pugno micidiale, che l’ha scaraventato a terra: nella caduta, c’è stato lo sfondamento del cranio, con fuoriuscita di materia cerebrale.

Il colpo mortale è stato sferrato perché Ranieri, quella sera, aveva invitato il ragazzo e due sue amiche, che stavano mangiucchiando semi di girasole, a non sporcare il posto dove si trovavano. Il gruppetto è poi fuggito, si è dileguato senza prestare soccorso, e per centouno giorni è riuscito a farla franca. In aula ci saranno gli anziani genitori dell'artista, Filomeno e Anna Silvestri, che vivono a Paglieta e che sono assistiti dall'avvocato Giacinto Ceroli, del foro di Lanciano.

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Nella foto Umberto Ranieri

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