Lanciano. Morte Anna Maria D'Eliseo... Ora una ragnatela complica il mistero

Si infittisce il mistero sulla morte di Annamaria D’Eliseo, 60 anni, di Lanciano (Ch).

E la colpa è di una ragnatela scovata sulla pignatta rotta in cui lei avrebbe potuto infilare il cavo elettrico per impiccarsi. Lo scorso 12 agosto sopralluogo nella cantina – garage, nella casa di località Iconicella, dove la donna, collaboratrice domestica, è stata trovata senza vita, il 15 luglio, dal marito Aldo Rodolfo Di Nunzio, 70 anni, indagato poi dalla Procura di omicidio volontario.

Sulle verifiche effettuate a ridosso di ferragosto dalla magistratura, con la forma dell’incidente probatorio, i carabinieri hanno rimesso un rapporto ai pm Serena Rossi e Francesco Carusi. Atti che vengono ora attentamente analizzati, sia dai magistrati requirenti che dalle parti, ossia gli avvocati Claudio Nardone e Fiorenzo Cieri, difensori di Di Nunzio, e l'avvocato Elisabetta Merlino che tutela i cinque figli.

La relazione dei militari, che hanno usato anche apparati fotografici tridimensionali, attesta che, con la ragnatela intatta, non lacerata, la cavità del foratino di mattone non sarebbe l’appiglio utilizzato dalla donna per ammazzarsi. Insomma, quella pignatta non sarebbe il posto dove lei si sarebbe appesa.

Secondo i legali, qualche altro aggancio, qua e là, potrebbe essere scovato, come quello di una lampadina, altri fili di ferro e chiodi in acciaio conficcati al muro. Ma per le forze dell'ordine non sarebbe così. 

In pratica si dovrebbe cercare di nuovo e meglio, e magari far eseguire una perizia sui fili sequestrati, quelli che sono stati trovati attorno al collo della vittima, per vedere se sono sfibrati, dopo l'uso, o se contengono tracce di polvere rossa della pignatta.

Per la difesa sostenere che non c’è appiglio è falso e su ragni e ragnatele che nel locale abbondano non si può certo poggiare un'accusa così grave come quella dell'uxoricidio. Si attendono altre decisioni della Procura. "Presenza della ragnatela non probante per sostenere l’eventuale omicidio – sottolinea Cieri -. Né su Annamaria, nè sul marito riscontrati ecchimosi per poter parlare di precedente colluttazione". Attesa dunque anche per l’esito dell’autopsia, effettuata dal medico legale Cristian D’Ovidio, che potrebbe portare a chiarimenti. 26 ago. 2022

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WALTER BERGHELLA

NellA foto di ANDREA FRANCO COLACIOPPO i carabinieri davanti alla villa

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