Lanciano. Rapina alla gioielleria Carabba: secondo arresto. Donna del Pescarese tradita da... San Valentino
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Secondo arresto per la rapina compiuta lo scorso 11 dicembre alla gioielleria Carabba in piazza Plebiscito a Lanciano (Ch). Il bottino fu di oltre centomila euro, in preziosi.

Stavolta a finire in manette è Mariella Tanoni, 52 anni, di Collecorvino (Pescara), a carico del quale pendava da oltre un mese un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, in virtù dei gravi indizi, precisi e concordanti raccolti. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Lanciano, agli ordini del capitano Vincenzo Orlando, hanno preso subito la giusta direzione, sia grazie alle immagini estrapolate da alcune telecamere di attività commerciali collocate nei pressi della rivendita, sia dallo studio delle celle telefoniche attivate in concomitanza dell’orario del colpo.

La donna era riuscita a sfuggire alla cattura e si era allontanata dalla propria abitazione di Collecorvino facendo perdere le tracce. Sono stati necessari ulteriori ed ininterrotti controlli e accertamenti tecnici - fanno presente gli investigatori - per monitorarne gli spostamenti. Lei prima è stata localizzata a Roma, in un quartiere popoloso della capitale. Ma nel giorno di San Valentino, l’amore per il suo compagno, recluso in carcere, e autorizzato ad usufruire di alcuni giorni di permesso a casa, l’ha tradita. Infatti si è spostata a Giulianova (Teramo), nell’appartamenti del suo uomo, per poterlo incontrare, ed è stato proprio lì che i militari, sabato pomeriggio, l’hanno raggiunta ed hanno posto fine alla sua latitanza notificandole l’ordine di arresto.

Durante la cattura è stata trovata in possesso di un orologio, del valore di circa mille euro e facente parte del bottino e sottoposto a sequestro. Con l’accusa di concorso in rapina aggravata è stata quindi portata in prigione, lo stesso dal quale il suo uomo stava uscendo per vederla. 

Il 10 gennaio scorso, invece, era finito in cella Elix Lazzari, 48 anni, giostraio di Pescara, pizzicato a Roma dove stava cercando di piazzare, ad alcune famiglie rom, parte della merce, che custodiva in un sacchetto, sottratta nell'oreficeria. In quell'occasione sono stati recuperati preziosi del  valore di circa 30mila euro. 

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