Pedoni falciati sul Corso a Lanciano: perizia psichiatrica per l'automobilista

Arrestato per tentato omicidio sarà sottoposto a perizia psichiatrica Emanuele Travaglini, 28 anni, di Casoli (Ch), il pirata della strada che lo scorso 13 settembre falciò due pedoni su corso Trento e Trieste.

Oggi il gup, Giovanni Nappi, ha deciso la consulenza tecnica che sarà conferita allo psichiatra Danilo Montinaro il prossimo 20 febbraio. Lo specialista dovrà stabilire se il giovane, ancora in carcere, ha le capacità di partecipare al processo e di intendere e di volere, oltre che la pericolosità.

Quella mattina, con l’auto lanciata a folle velocità sul Corso prese in pieno, alla guida di una vecchia Fiat Punto, i pensionati lancianesi Gabriele Staniscia, 78 anni, che ha riportato politrauma e fratture con ricovero a Pescara, e Luciana Iavicoli, 69 anni, finita invece al Renzetti per il bacino fratturato. Nonna Luciana salvò il nipotino di un anno e mezzo che portava a spasso lanciando in avanti il passeggino poi è stata sbalzata in aria. Si è rischiata la strage.

Le due parti offese sono patrocinate dagli avvocati Polimante D’Ugo, papà del bimbo che era nel passeggino, e dall’avvocato Antonio Codagnone. Oggi il gup ha accettato la richiesta del difensore Alberto Paone che aveva avanzato richiesta di rito abbreviato subordinato alla perizia. Ma l’intera questione processuale sarà decisa all’esito della consulenza. L'imputato è accusato di tentato omicidio dal pm Francesco Carusi.

"Adesso è sottoposto a terapia farmacologica in carcere – dice l’avvocato Alberto Paone - e sta assumendo medicinali che lo tengono tranquillo e sedato. Sono contento che il gup abbia ammesso la perizia perché quello che è accaduto è solo la conseguenza di una situazione patologica che lo assale . E’ un ragazzo che ha problemi di tipo psichiatrico. Non c’era volontà omicidiaria, come contestato, perché le persone ferite non li ha mai conosciuti, quindi non c’è movente e nessuna altra ragione di ammazzare i due che camminavano. Ha solo avuto attacchi di panico e momenti di allucinazione".

Stamani Emanuele Travaglini ha preso parte all’udienza preliminare. La vigilia delle Feste di Settembre fu una mattina d'incubo quando l’indagato, giunto da Casoli dopo colazione in un bar, è entrato sul Corso alla guida della Fiat Punto ed ha seminato terrore attraversandolo a oltre 100 km/h puntando i passanti, appunto due i feriti, e i tavolini esterni dei bar, dopo aver aggirato gli ostacoli di sicurezza. Una volta entrato sul Corso ha accelerato e zig zagando ha preso i pedoni come birilli. Dopo l’arresto al gip Massimo Canosa, durante l’interrogatorio di garanzia, disse: "Non sto bene, sento rumori nella testa e vedo lampi di luci negli occhi". 23 gen. 2023

WALTER BERGHELLA  

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