Campane a festa e palloncini fucsia e bianchi, anche a forma di cuore, per l’ultimo saluto alla piccola Bethany Angelucci, due mesi da compiere il 14 giugno, trovata morta in culla ieri mattina nell’abitazione di contrada Sant’Amato di Lanciano (Ch).
Dopo la poppata del mattino non si è più svegliata. Inutili i soccorsi, immediatamente prestati prima dal padre, che ha torvato la neonata esanime, e successivamente dai medici del 118. Un decesso naturale, ha accertato il medico legale Raffaele Ciccarese, senza necessità di autopsia.
I funerali, con la minuta bara bianca, si sono svolti oggi nella confinante contrada di Madonna del Carmine, chiesa intitolata a Nostra Signora del Carmelo. Dolore immenso e composto da parte dei genitori, il papà Flavio e la mamma Valentina. Sono soprattutto decine di parenti a stringersi attorno alla loro angoscia. Con le norme di sicurezza anti assembramento il santuario non può accogliere tanta gente. Bethany lascia anche quattro fratellini e una sorellina.
Per un abbraccio corale c’è anche il cordoglio dell’amministrazione comunale e dell’intera città che viene portato dal sindaco Mario Pupillo che così saluta: “Un angelo volato in cielo. Purtroppo sono dolorosi episodi, che si ripetono e lasciano il segno". Esequie celebrate dal parroco don Graziano Mastroleo che indossa paramenti bianchi, simbolo di resurrezione, come il significato del nome Bethany.
La liturgia della Parola scelta fa ampio riferimento agli angeli; “Come Bethany, volata in Paradiso”, dice il sacerdote. C’è spazio anche per un gioioso e delicato riferimento fiabesco alla perla, accolta da Dio, e che la piccola rappresentava per la sua famiglia. “Grazie per la vostra testimonianza di vita e di fede”, dice il parroco ai genitori, concludendo l’omelia. La piccina verrà cremata e le ceneri torneranno a Pianella (Pe), paese d'origine della madre.
Walter Berghella
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Foto Andrea Franco Colacioppo
