Lanciano. Muore per aver inalato polveri di amianto: Consorzio di bonifica condannato

Si ammala di cancro,  a causa delle polveri di amianto che gli devastano i polmoni, e muore. Questa la fine di un settantenne frentano che è stato dipendente, per una vita, del Consorzio di Bonifica Sud bacino Moro, Sangro, Sinello e Trigno- Vasto per cui si occupava della manutenzione dei tubi in eternit.

L'uomo, colpito da asbestosi polmonare che poi ha portato all'insorgenza di carcinoma polmonare metastatico, dovuto agli effetti nefasti dell'amianto sull'organismo, è deceduto nel 2012. Ora  il giudice del Lavoro di Lanciano, Cristina Di Stefano, ha condannato il Consorzio di Bonifica, che attualmente ha sede a Vasto, mentre prima era a Lanciano, al risarcimento del danno biologico, in favore di moglie e dei tre figli della vittima, pari a 884 mila e 318 euro, più  spese e interessi.

Dal 1961 al 1996 l'uomo è stato a contatto costantemente con l'amianto. Il dipendente aveva la qualifica di acquaiolo svolgendo però, senza alcuna precauzione, interventi di riparazione e di manutenzione delle condotte idriche, tra cui quelle in cemento-amianto, ossia eternit, lungo tutta la Val di Sangro. Il giudice, nel dispositivo, scrive che è stato "acclarato il nesso di causalità tra le condizioni dell'ambiente di lavoro e la patologia lamentata per inosservanza dell'obbligo di sicurezza".

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