Lanciano. A seguito di violenta lite sfonda cancello cimitero con auto
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Un violenta lite finisce, in modo rocambolesco, dentro... al cimitero di Lanciano (Ch).

Erano circa le 8 di stamane quando due giovani hanno cominciato a bisticciare in centro città, in via del Mare. Uno di loro, di 27 anni, di origini napoletane, detenuto in semilibertà del carcere di Lanciano che esegue lavori socialmente utili, con la coop Aida, per la Multiservizi intercomunali Anxam, è sceso dal pullman come ogni giorno. L'altro, C.N., di 25 anni, lo aspettava. Voleva chiarimenti in merito a varie situazioni, tra cui, dicono le forze dell'ordine, anche ad alcuni messaggi pubblicati sui profili Facebook.

La discussione è degenerata. Paroloni, parolacce e botte da orbi... Il campano, sentendosi in pericolo e trovandosi a ridosso del camposanto, dove doveva recarsi per prendere servizio e che è, in questo periodo, chiuso ai visitatori a causa del coronavirus, ha pensato di rifugiarvisi. Ha varcato celermente il cancelletto pedonale e si è infilato all'interno. Credendo che quel dedalo di tombe poteva essere, in caso di necessità, un sicuro nascondiglio. 

L'altro, in barba alle disposizioni del Governo per arginare il contagio da Covid 19, ancor più furibondo, non si è fermato. Anzi, lo ha inseguito. E' balzato a bordo della sua Nissan Micra e gli si è messo alle calcagna. Fino a che, in preda all'ira, nel tentativo di fargliela pagare, ha schiacciato l'acceleratore dell'auto e, con essa, si è fiondato contro l'imponente cancello di ferro battuto del cimitero, sfondandolo. E semi distruggendolo. E fermandosi con la vettura contro il muro. Danneggiata anche la vetrata degli uffici del luogo di culto. Macchina fracassata e sequestrata. 

Dopo qualche minuto, allertata, è giunta la polizia. I due erano sconvolti e con macchie di sangue sulla faccia e sui vestiti. Sono stati soccorsi dai sanitari del 118, arrivati con l'ambulanza, e poi condotti in commissariato per essere sentiti. Le loro posizioni sono al vaglio della magistratura.

L'area è stata transennata. E' intervenuta anche la Scientifica per effettuare i rilievi del caso. 

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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