Coronavirus. Lanciano. Passeggiate in zone vietate e oltre le 22: raffica di multe

Le reiterate ordinanze firmate dal sindaco Mario Pupillo sul divieto di passeggio in centro a Lanciano e dell’inderogabile rispetto del coprifuoco dalle ore 22 alle 5 sembra proprio non voler convincere diversi cittadini.

Una città "zona rossa" in "zona arancione", ma tanto vale, perché le regole non vengano rispettate. Scatta così la mano pesante dei carabinieri di Lanciano (Ch) che hanno sanzionato 21 cittadini, su 200 controllati, ed elevato multe, per 12 mila euro totali.

I controlli anti pandemia sono ora schizzati, considerato pure che Lanciano accresce di giorno in giorno il numero dei contagi. Ieri i nuovi positivi erano 29, per 345 totali e con le quarantene stabili a 490. Eppure resta alto il numero delle trasgressioni. Così i carabinieri della compagnia di Lanciano, diretti dal maggiore Vicenzo Orlando, hanno intensificato le verifiche sul territorio, anche e soprattutto finalizzate a monitorare il rispetto delle disposizioni necessarie a contenere il Covid-19. Numerose le pattuglie messe in campo, con 21 multati per essere stati beccati in giro nottetempo, ben oltre le ore 22 concesse, o perché portavano a spasso il cane molto distante da casa e, ovviamente, perché le mascherine per molti sono un optional e non le indossavano.

Due giovani, entrambi 25enni,  sono stati invece multati perché sorpresi a stazionare nelle zone del centro "vietate" dalla  specifica ordinanza del sindaco, prorogata anche per la settimana in corso. I controlli hanno riguardato anche la circolazione stradale ed hanno permesso ai militari di accertare 10 violazioni tra le quali una guida pericolosa e due mancanze di copertura assicurativa, con il conseguente sequestro dei veicoli e ulteriori ed elevate sanzioni. Un ragazzo è stato trovato anche in possesso di un grammo di marijuana e pertanto è stato segnalato al prefetto di Chieti. £I servizi di controllo – avverte il maggiore Orlando - proseguiranno senza sosta al fine di fornire una concreta ed incisiva risposta alle legittime aspettative di ordine e sicurezza".

Walter Berghella

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