Disabili aggrediti a San Vito Chietino. Arrestato giovane di Casoli

E' stato arrestato il 25enne che il 12 novembre scorso, in Via Lanciano in località Sant'Apollinare di San Vito Chietino, ha malmenato due disabili. Le vittime sono invalide al cento per cento.

Il provvedimento è stato emesso, a conclusione delle indagini, dal gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, su richiesta del pm Francesco Carusi, ed eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ortona e della stazione di San Vito. Ai domiciliari è finito Do. Va., operaio in Val di Sangro, originario di Casoli (Ch), sposato e padre, con precedenti simili. L'ordinanza è scattata per "la particolare gravità del fatto e l’indole violenta dell’autore". L'accusa è di lesioni aggravate da minorata difesa e futili motivi.

Erano le 10 di mattina di giovedì scorso. Italo Miselli, 74 anni, si trovava sotto casa, davanti alla palazzina dove vive. A scambiare quattro chiacchiere con lui, c'era Giuseppe Cupido, di 54 anni, che era in macchina ad aspettare la moglie. Sul posto è arrivato il ragazzo, con la propria Fiat Panda. "E' giunto a velocità elevata - racconta Cupido - e Miselli si è avvicinato a lui...". "Vai più piano quando vieni qui, perché ci sono anche dei bambini...", gli ha detto e il giovane, per tutta risposta, è sceso dalla propria auto e lo ha riempito di botte. 

Pugni in faccia e in testa. Il pensionato, sotto i colpi, è caduto sull'erba; poi, per qualche attimo, è riuscito a rimettersi in piedi. Ma ha fatto pochi passi e si è accasciato di nuovo e lì è rimasto. Sanguinante. "Mio suocero  - ribadisce Ivo Altobelli, ristoratore di San Vito, genero della vittima - è stato malmenato con violenza inaudita. E' stato soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale di Lanciano". L'anziano è subito apparso grave: aveva perso del tutto il controllo del braccio sinistro e non riusciva a scandire più le parole. E' stato ricoverato per alcuni giorni in Neurologia a Lanciano, per poi essere trasferito ad Atessa per la riabilitazione. Ha la parte sinstra del corpo paralizzata, a causa di un ictus, diagnosticato, al Pronto soccorso del "Renzetti", immediatamente dopo la spaventosa aggressione. Gli è stata persino spaccata la dentiera fissa. 

Anche Cupido, che si muove con le stampelle, è stato spintonato e gettato a terra, quando ha cercato di difendere l'amico. "Lascialo stare...", ha urlato. Anche lui è andato al Pronto soccorso per le medicazioni e la prognosi è stata di 15 giorni. "Ho rischiato - riferisce - anche di essere investito, quando il giovane è ripartito, in retromarcia, dopo avercele date". 

Sul posto sono intervenuti i militari di San Vito e di Fossacesia, per ricostruire l'accaduto. Sono state raccolte testimonianze ed è stato identificato l'autore del pestaggio.  22 nov. 2020

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