Notte di fuoco e di paura a Roccascalegna (Ch).
Nel borgo del Sangro un incendio, divampato ieri pomeriggio, ha tenuto tutto il paese in apprensione per ore ed ore, fino all'alba. "Il rogo - spiega ad Abruzzolive.tv il sindaco Domenico Giangiordano - è partito, in maniera accidentale da contrada Collebuono". Stando dai racconti di alcuni residenti pare che qualcuno stesse effettuando interventi di puliza di erbacce, non si sa se bruciandoli o con un trattore da cui sarebbero scaturite deleterie scintille.
Fatto sta che, in breve, alimentato anche dal vento caldo, il fuoco, a poca distanza dal centro abitato, si è allargato, bruciando circa 130 ettari tra boschi, sterpaglie e macchia mediterranea. E lambendo pericolosamente le case. "Ci siamo azionati immediatamente - riprende il primo cittadino, che è rimasto sveglio tutta la notte a coordinare le operazioni di spegnimento -. Sono intervenute squadre di vigili del fuoco da tutta la provincia - da Casoli, ad esempio, Guardiagrele, Chieti, Gissi... In campo volontari, operai municipali e residenti che, grazie al passaparola e a Whatsapp, sono giunti con trattori e botti, quelli che usano per innaffiare gli orti, fornendo un aiuto indispensabile. Molti cittadini, anche dai comuni limitrofi, che sono accorsi a darci una mano, hanno bloccato il fuoco come hanno potuto, soprattutto quando, in più occasioni, si è avvicinato ad alcune case, salve grazie anche alla mobilitazione che c'è stata tra la popolazione, che ha mostrato uno spirito di comunità da encomio. A tratti - racconta - è stato un inferno".
Fiamme altissime anche a ridosso di alcune strade, divenute impraticabili, anche perché invase dal fumo, come la provinciale 110 che collega Roccascalegna e Torricella Peligna e la Fondovalle Sangro. L'arteria, impercorribile, è rimasta chiusa per diverse ore.
Appena giorno sul posto sono arrivati i mezzi aerei, elicottero e Canadair per continuare l'opera di spegnimento. "Ci sono ancora focolai - riprende Giangiordano - e si sta bonificando l'area".
E l'incendio, dopo essere stato domato, è ripartito nel primo pomeriggio. E sul posto sono tornati i vigili del fuoco e un Canadair, che fino alle 20 ha effettuato lanci di acqua prelevata dal lago di Bomba.
Ci sono indagini dei vigili del fuoco e dei carabinieri forestali. 19 giu. 2024
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