'Grazie per la bellezza che ci hai regalato'. A Lanciano l'ultimo saluto ad Arnolfo Paolucci
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L'ultimo scatto è per lui. Se n'è andato lasciando tutti attoniti, il fotoreporter e cronista Arnolfo Paolucci, di Lanciano (Ch). E' morto a 68 anni, nella notte del 2 marzo, nella propria abitazione, mentre dormiva.

I funerali nella chiesa dello Spirito Santo, nel quartiere Santa Rita. A celebrarli monsignor Nicola Giampietro che dipinge i tratti essenziali del professionista.

"Un grazie per ciò che ci ha regalato: ci ha arricchito con la sua passione, la fotografia. Per circa quarant'anni ha lavorato per le testate giornalistiche regionali, immortalando personaggi, fatti e avvenimenti; raccontando, con la sua macchinetta, le storie del territorio. Era esperto di fotogiornalismo e di fotografia analogica e digitale. Era sempre presente, in tutte le manifestazioni, negli eventi, negli appuntamenti... Come, ad esempio, la rievocazione storica del Mastrogiurato... Posso solo immaginare la ricchezza del suo archivio. Sono andato a casa sua ieri sera  - rimarca il parroco - e ho notato, in giro, foto stupende, meravigliose. Un uomo straordinario, ringraziamo Dio per avercelo donato". 

"Ha investito tutta la sua vita - aggiunge - per portare nella società il valore del bello e l'ha fatto con la sua arte. L'ho conosciuto troppo tardi... Ci ho parlato, lungamente, l'anno scorso alla festa di Santa Rita e sono rimasto colpito dalla gentilezza e dalla sua profonda umanità. Gli uomini e le donne che utilizzano il talento ricevuto rendono presente Dio nella società contribuendo a quella bellezza che, secondo Fëdor Dostoevskij, salverà il mondo". Ora il viaggio verso nuovi orizzonti, "mentre noi cerchiamo i colori nelle forme del cielo".

Ci sono i suoi familiari, parecchi colleghi, arrivati anche da Pescara; il presidente dell'associazione culturale "Mastrogiurato", Mario La Farciola e tanti altri protagonisti della vita cittadina.  

L'amico fraterno, Francesco Orecchioni, avvocato, lo ricorda commosso. "Aveva ragione lui... - racconta -. Ripeteva che non sarebbe arrivato a 69 anni, e purtroppo ha avuto ragione. Sarebbe stato contento dei riconoscimenti che gli sono stati attribuiti in questi giorni... Lui era controcorrente, viaggiava sempre "in direzione ostinata e contraria", per dirla con parole di Fabrizio De André. Racconto solo un aneddoto... Cinquant'anni fa, al Festival dei giovani proletari a Lanciano c'erano tanti cantanti e, tra essi, Alan Sorrenti, che venne fischiato. Lui si girò e, davanti a 10mila spettatori, urlò: "Siete ingoranti e incompetenti". Ultimamente era stanco, aveva un sacco di problemi. Non ce la faceva più. "Voglio scendere", affermava. Ad un certo punto l'autobus si è fermato ed è sceso. E' volato via, sarà dura senza di te". Applauso...

Il sindaco Filippo Paolini chiude i saluti con le "condoglianze dell'amministrazione comunale. Era una presenza costante e discreta - fa presente - mai invadente. Veniva a trovarmi in studio, soprattutto nel periodo in cui stava preparando il suo libro "Pagine della memoria . Racconti di un fotoreporter". Ed erano chiacchierate piene di riflessioni  e di sensibilità. Aveva un approccio con la vita che era quella d un sognatore". Altro applauso.

Fuori dal santuario l'ultima benedizione. Buon viaggio Arnolfo, con la tua macchinetta a tracolla, il marsupio e le pellicole sempre da riordinare e catalogare... 03 mar. 2023

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