Tragedia della strada a Bucchianico. Rose bianche e applausi a Casoli per l'addio a Massimiliano, Alessandro e Mattia
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Immenso l'abbraccio per Alessandro, Massimiliano e Mattia. Per loro applausi e rose bianche e la tumulazione, l'uno accanto agli altri, al cimitero di Casoli (Ch), affinchè, come l'ultima sera, quella del dramma, stiano sempre insieme.

Ai funerali erano in più di 800, dentro e fuori il palasport di Casoli, e 4.400 collegati in diretta sulla piattaforma Zoom. Una partecipazione davvero straordinaria per ragazzi ricordati come "Tre fiori". I fratelli Alessandro e Massimiliano Fiore, 23 e 21 anni, di Casoli, e il loro cugino Mattia Menna, 21, di Altino, sono rimasti vittime del tremendo incidente stradale avvenuto, nella notte tra il 3 e il 4 settembre scorso, sulla fondovalle Alento, in territorio di Bucchianico (Ch). Deceduto anche Domenico Di Fazio, 37 anni, di Rapino (Ch), presidente della locale squadra di calcio, le cui esequie sono state celebrate nel pomeriggio allo stadio che sarà  a lui intitolato.

In un giorno di grande lutto i pensieri sono andati unanimi anche al ferito, Fabio Iacobini, 30 anni, di Crecchio, dipendente Sevel, ricoverato alla Rianimazione di Chieti. Nella sofferta mattinata di Casoli la famiglia dei tre giovani, attraverso un portavoce, ha fatto sapere: "Ci onora la partecipazione massiccia e commossa, con la dimostrazione di vicinanza e affetto. Ci ha riempito il cuore e ci dà la forza per affrontare momenti davvero difficili. Grazie alle amministrazioni di Casoli, Altino e Rapino, paese, quest'ultimo, che vive una situazione simile alla nostra. Un tragico evento che ha coinvolto tre comuni".

Le esequie si sono svolte col rito dei testimoni di Geova. Rito in uno struggente silenzio. Scelti testi biblici che hanno rimarcato l’amore del Dio Geova e di Gesù Cristo. "Non crediamo nella morte, figuriamoci di questi tre giovani – ha detto l’oratore funebre, Annibale Seconi -. Per loro ci sarà la resurrezione. Troviamo conforto che viene da un padre buono e amico ed elargisce ai figli le migliori qualità. Alessandro, Massimiliano e Mattia erano per bene, bravi, disponibili ad aiutare gli altri. Convinzioni che derivavano dalla loro vita e dagli insegnamenti in famiglia. Sono stati battezzati come testimoni di Geova, assumendo responsabilità e a voler essere servitori e a disposizione di Dio. L’hanno fatto consapevolmente". "Erano animi generosi", hanno rimarcato gli amici.

La notte della tragedia della strada, i tre erano stati dalla zia materna a Pescara per condividere e studiare la parola di Dio. Al ritorno l’incredibile impatto della loro Golf con la Renegade su cui c’erano la quarta vittima  Domenico e il suo amico Iacobini. Il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, ha sottolineato: "Queste tre comunità sono fratelli in un dolore immenso. Siamo vicini alle famiglie per dar loro sostegno con la presenza". Per il sindaco di Altino, Vincenzo Muratelli: "Ci unisce un dolore profondo e il rispetto per le famiglie affrante da una perdita incommensurabile e incolmabile. La nostra è testimonianza di vicinanza e bisogna pregare per loro e sperare che il ferito, Fabio, torni presto fra noi a giocare, anche per dare senso all’impegno del suo presidente Domenico. Ci uniamo a questi meravigliosi ragazzi".

Il sindaco di Rapino, Rocco Micucci: "La tragedia di tre comunità ha colpito l’intera nazione. Non è accettabile vedere morire quattro giovani e uno lottare per la vita. Questo dramma ci suggerisce che di dare valore a cose più importanti. Speriamo di piangere sempre meno per situazioni come queste". Con la fascia tricolore presenti anche i sindaci di Gessopalena, Palena e Fara San Martino.  07 sett. 2021

Walter Berghella

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Foto  Andrea Franco Colacioppo

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