Coronavirus. Controlli della Finanza. Denunce per ristoratori di Lanciano
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Controlli a raffica da parte della Finanza, in provincia di Chieti, per far rispettare le norme anti Covid 19 emanate dal Governo. Un migliaio quelli già effettuati. 

Sono un centinaio le contravvenzioni finora comminate, 17 le denunce nei confronti di quanti sono stati trovati a zonzo senza giustificati motivi, 4 le attività commerciali segnalate, per la sospensione, alla Prefettura, perché trovate aperte nonostante i decreti di restrizione del Governo: tra esse rientrano due ristoranti di Lanciano. Sempre a Lanciano una 30ina sono finiti nei guai, soprattutto perché erano a spasso senza ragione. Uno, addirittura, si era piazzato, con un cellulare, nelle vicinanze di un pub chiuso e ha dichiarato che era uscito per usufruire della connessione wi-fi del locale. 

A questi si affiancano anche i quotidiani controlli sui prezzi, la contraffazione dei marchi e quelli finalizzati al rispetto del codice del consumo. E' stata sanzionata un’attività produttiva per inosservanza alle misure di sospensione previste dal Governo, in quanto non rientrante tra quelle autorizzate a continuare la produzione. Il titolare della società ha avuto una multa, che parte da 400 euro, ed è stata disposta l’immediata chiusura dell’attività per 5 giorni, allo scopo di impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione. 

Inoltre è stato individuato un lavoratore intento a svolgere le mansioni di magazziniere senza regolare contratto e la cui posizione sarà esaminata con separata attività ispettiva. Anche il dipendente "in nero" è stato multato, "in quanto - scrivono le Fiamme gialle - si spostava dal proprio comune di residenza verso altro comune senza comprovate motivazioni".

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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