Era ricoverato in ospedale a Chieti e sembrava che le sue condizioni fossero in miglioramento. Ma non ce l'ha fatta. Il Covid ha avuto la meglio.
E' morto nella tarda mattinata di oggi, Giulio Bomba, 76 anni, di Lanciano (Ch), molto conosciuto per le sue attività e per l'impegno nel sociale e nella diocesi frentana.
E' stato fondatore e storico presidente dell’Ared (Associazione regione Abruzzo emodializzati dialisi e trapianto) e delegato Aned (Associazione nazionale emodializzati) in Abruzzo. Tante le sue battaglie in difesa dei malati, in particolare dei pazienti trapiantati e dializzati per i quali denunciava "storie di sofferenze, di insoddisfazioni, di un’esistenza mutilata; di un’attesa, spesso vana, del trapianto; del totale condizionamento della vita propria e della famiglia e della snervante schiavitù nei confronti di apparecchiature mediche...". Per loro rivendicava "la dignità, il coraggio, la sensibilità e i valori di cui sono portatori".
Nel 2017, a tal proposito, scriveva: "Dopo 21 anni di lotte, a 71 anni di età, mancano le forze, i dializzati dell'Abruzzo hanno dovuto sempre combattere! Sempre chiedere quello che in altre regioni è garantito".
"Era a me molto caro - dice il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini - e mi dispiace profondamente, una notizia dolorosissima. Un esempio da seguire per la sua instancabile attività sul territorio, in vari e importanti ambiti. Tante le iniziative promosse e portate avanti insieme, sia con la sua associazione, sia perché con monsignor Carlo Ghidelli ebbe un ruolo di primo piano nella Curia. Organizzammo, ad esempio, allora ero sindaco, la promozione del Miracolo Eucaristico dopo il Giubileo e nacque, a tal proposito, l'iniziativa "Culto e cultura". Il più sentito cordoglio e un abbraccio alla famiglia da tutta la città".
I funerali si terranno il 3 febbraio prossimo, alle 16, nella chiesa della Madonna del Ponte. 01 feb. 2022
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