Raccolgono istanze e lamentele di tantissimi. Sono in 42, tra associazioni, comitati e imprese turistiche e agricole della provincia di Chieti che si sono confrontati e hanno deciso di intervenire, preoccupati da quanto emerge dalla lettura della bozza del Regolamento per la gestione della "Via Verde" proposta dalla Provincia di Chieti. Il documento andrà a decidere il futuro della Costa dei Trabocchi.
E, parlando del litorale e della ciclovia, è scoppiata la protesta, sui social, contro i nuovi bagni in cemento, con vista mare, in corso di realizzazione a Fossacesia (Ch). La costruzione è effettuata sul lato spiaggia e con una scalinata.
Operatori e associazioni "pur ravvisando la necessità di avere servizi igienici lungo la Via Verde" manifestano disappunto verso opere che sono "un pugno nell'occhio controproducente, privo a nostro avviso di quella qualità che deve contraddistinguere qualsiasi intervento, a testimonianza della delicatezza della vicenda, della vulnerabilità dei luoghi e della necessità di avere regole stringenti e una pianificazione attenta e partecipata per conservarne la bellezza".
Per ora hanno deciso di scrivere una lettera alla Provincia e, per conoscenza, ai Comuni della Costa dei Trabocchi, alla Regione Abruzzo e alla Soprintendenza all'Archeologia, Belle arti e Paesaggio, suggerendo, prima di redigere qualsiasi regolamento, alcuni punti nevralgici.
In particolare bisogna "avviare un percorso condiviso con il territorio; mantenere pubblica la gestione del corridoio verde; analizzare e valutare altre forme di collaborazione pubblico/privato in una ottica di gestione; individuare, prima di ogni ulteriore strumento amministrativo, una visione strategica di sviluppo, tutela e promozione della Costa dei Trabocchi, anche in relazione alla connessione con le aree interne; effettuare un'attenta analisi e raccolta dati statistici e di censimento (economici, sociali e storico-archeologici-ambientali), a più livelli dai quali partire al fine della pianificazione; esplicitare vincoli chiari che definiscano la sostenibilità e l'ammissibilità delle attività consentite".
Questi i firmatari della lettera-appello:
Associazioni regionali:
Associazioni provinciali:
Associazioni e comitati locali e territoriali:
Aziende agricole e turistiche:
Attività turistico/sportive:
Alessandro Di Matteo
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