Solo 41 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall'analisi di un basso numero di tamponi, ossia 579: è risultato positivo il 7,08% dei campioni analizzati.
Tre i morti nelle ultime ore: un 90enne di Santa Maria Imbaro (Ch), una 87enne di Sante Marie (Aq) e una 90enne di Civitella del Tronto (Te). Il bilancio delle vittime sale così a 1.176. Continua a scendere il numero dei positivi al virus, ma aumentano i ricoveri, che passano dai 479 di ieri ai 494 di oggi. Dei nuovi contagiati il più giovane ha tre anni e il più anziano 89. Quelli con età inferiore ai 19 anni sono due: uno in provincia dell'Aquila e uno in provincia di Teramo.
I positivi sono attualmente 11.545 (-271): 457 pazienti (+14 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 37 (+1) in terapia intensiva, mentre gli altri 11.050 (-287) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 21.812 (+305). Dei 34.533 casicomplessivi dall'inizio della pandemia, 10.843 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+20 rispetto a ieri), 6.949 in provincia di Chieti (+10), 7.027 in provincia di Pescara (+6), 9.278 in provincia di Teramo (+5) e 281 fuori regione (invariato), mentre per 155 (-4) sono in corso verifiche sulla provenienza.
E si abbassa, nella seconda ondata di contagi, l'età media dei malati: da marzo al 15 settembre i pazienti avevano in media 53,57 anni; dal 15 settembre ad oggi il valore scende a 46,4 anni. Il dato relativo alla metà di settembre si basa sui 4.034 pazienti. Quello sulla seconda ondata, invece, si riferisce ai quasi 30mila contagi avvenuti tra settembre e dicembre. I casi emersi nella seconda ondata, infatti, sono pari all'88% degli oltre 34mila emersi in Abruzzo da marzo ad oggi.
Anche sul fronte delle vittime, sono più i decessi avvenuti nella seconda ondata: 695 morti contro i 472 registrati tra marzo e settembre, pari al 59,5% dei 1.167 complessivi (dati aggiornati a ieri). Nella prima ondata, però, i decessi riguardavano più dell'11% dei malati, mentre nella seconda il dato si ferma a circa il 2,3%. Il 15 settembre la provincia con più casi complessivi era quella di Pescara (1.740), considerata il territorio più colpito del centro Sud Italia; poi c'erano il Chietino (950), il Teramano (745) e l'Aquilano (566). Al 27 dicembre, stando agli ultimi dati ufficiali, in testa c'è la provincia dell'Aquila, con 10.823 casi, seguita da quella di Teramo (9.273), da quella di Pescara (7.021) e dal Chietino (6.939). 28 dic. 2020
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