Coronavirus. Contagiato bimbo di un mese e mezzo. E' ricoverato a Chieti

Ha un mese e mezzo di vita ed è risultato contagiato dal coronavirus. Il più piccolo paziente contagiato della provincia di Chieti si trova ricoverato nella clinica pediatrica del "Santissima Annunziata".

La positività del neonato, come pure quella dei suoi genitori, è stata scoperta grazie all’intuizione dei medici dell’unità operativa, alla quale si erano rivolti diversi giorni fa per una sospetta patologia di altro genere del figlioletto. Eseguito il tampone su tutti e tre, era risultata infettata solo la coppia. Sono tornati  in ospedale in un secondo momento per alcuni disturbi accusati dal piccolo e, con la ripetizione di un nuovo tampone, è emersa la positività al virus. 

Ora si trova ricoverato in isolamento, in una stanza filtro che rappresenta un presidio di sicurezza per tutti, assistito dalla mamma, che per fortuna accusa sintomi lievi, come pure il papà. 

Il neonato viene sottoposto a terapia antibiotica, che nei più piccoli è utilizzata per prevenire la sovrapposizione batterica, ma i medici si dichiarano ottimisti sulle sue condizioni e sulla possibilità di risoluzione dei leggeri segni polmonari evidenziati in fase di diagnosi. 

"I bambini - sottolinea Francesco Chiarelli, direttore della clinica pediatrica - non hanno grandi problemi con il Covid-19: il virus si attacca a un recettore degli alveoli, che si chiama ACE2 e che i bambini presentano in forma meno espressa. Il virus non arriva pertanto negli alveoli e, anche se arriva, non penetra nelle cellule. Secondo le statistiche in Italia ci sono diverse centinaia di bambini positivi e sono stati tutti bene. Solo due bimbi con gravi patologie di base, nel Nord Italia, purtroppo non ce l’hanno fatta. I report scientifici sulla Cina indicano che nemmeno lì hanno avuto particolari problemi. L’esperienza italiana si basa prevalentemente su quanto accaduto nelle regioni settentrionali e ha dimostrato che nei più piccoli in linea di massima il decorso è più favorevole".

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