Coronavirus. Abruzzo... rosso in solitaria. L'unica regione in Italia. E il web si scatena
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Era la regione... verde, quella dei Parchi, del Gran Sasso, la Maiella, di Campo Imperatore e Roccaraso, la Costa dei Trabocchi, dello zafferano della piana di Navelli. Ora… è la regione rossa. Il cuore d’Italia, rosso, è dell’Abruzzo. Ma il Montepulciano non c’azzecca nulla.

L'Abruzzo è l'unica regione italiana ancora in "zona rossa" causa coronavirus. Il ministro della Salute, Roberto Speranza è stato inflessibile: ha emanato un’ordinanza con la quale conferma per l'Abruzzo la maggiori restrizioni possibili, fino al 10 dicembre, anche se il quadro che viene definito è in miglioramento e con l'indice di trasmissione Rt, che si è ridotto a 0,85, cioè sotto la soglia di rischio. Dal rosso, al momento, non si esce. "Speriamo presto nell'arancione", si affretta a dire il governatore Marco Marsilio, contro cui arrivano strali da ogni dove "per averci trascinato in questa situazione". E il web si scatena. E fra ironia e frustrazione... 

C’è di tutto davvero nella centrifuga dei social, tra migliaia di commenti, e ci scappano sorrisi e toni sarcastici, drammatici (per le gavi difficoltà economiche di tanti) e burleschi, anche pesanti, à gogo: c’è la fierezza di “almeno adesso ci conoscono e riconoscono!”; lo sconforto: “Mannaggia!!! Che fine!”; c'è chi sulla regione rosso fuoco mette i classici arrosticini a cuocere (vedi foto). Non mancano le lamentele politiche e i ringraziamenti ironici: "Complimenti al nostro presidente della Regione per aver fatto di tutto per far entrare la nostra regione in zona rossa, solo che adesso siamo diventati gli appestati dello Stivale", oppure "siamo rimasti solo noi a mantenere il rosso, grazie Marsilio"; e c’è anche chi chiede indirettamente un aggiornamento biblico: “11° comandamento: non desiderare la zona d’altri (Dpcm Conte)". Non mancano letture allegoriche: è vero “siamo i soli rimasti in zona rossa, sì ma rossi per la vergogna, non per il Covid!”.

I social danno anche letture originali sull'area “sanguigna”, “Abruzzo capolista”, “ancora semaforo rosso, Abruzzo da record”. C’è chi si sconforta: "Che cazz di onore, solo l’Abruzzo rosso…" e "l’Abruzzo è sempre la pecora… rossa...". Non manca chi legge con retropensiero il potere della cabina elettorale: “Se avessi voluto l’Abruzzo regione rossa avrei votato comunista!”. Però la speranza è all’orizzonte: “Abruzzo bello… anche se in rosso” (e pubblica la Majella imbiancata). C’è chi scomoda anche il compianto Paolo Villaggio riclassificando l’Abruzzo come sotto la classica nuvola fantozziana (vedi foto). 

"Vi ricordo che gli abruzzesi sono unici e inconfondibili", afferma qualcuna,  mentre per i pensieri più profondi rimandiamo a chi “eppure siamo stati così bravi a non sputare per terra durante il calcetto”. Fine della partita. Tutti in casa in attesa della… zona arancione. Perché "rosso di sera"...  04 dicembre 2020

Alessandro Di Matteo

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