Sparatoria dopo tentato colpo, con esplosivo, alle Poste ad Archi:  altre due condanne

Sfiorano i cinque anni le altre due dure condanne per l’assalto al bancomat delle poste di Piane D’Archi comminate ieri a Lanciano.

Nella notte tra il 5 e 6 maggio del 2018 ci fu un inferno con una micidiale sparatoria avvenuta tra cinque banditi giunti dalla provincia di Foggia, poi arrestati, e i carabinieri delle compagnie di Lanciano e Atessa. Ora il Tribunale collegiale, presidente Andrea Belli, a latere Maria Rosaria Boncompagni e Stefania Cantelmi, ha inflitto la pena di 4 anni e 8 mesi a testa a Potito Diglio, di 38 anni, di Cerignola, e Antonio Cataldo, 41 anni, di Orta Nova. Per loro anche 10 mila euro di multa e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.

I giudici li hanno ritenuti responsabili solo del reato di tentato furto, assolti invece dal tentato omicidio e rapina impropria. Le richieste di condanna del pm Serena Rossi erano state pesantissime: 10 anni e 2 mesi per Cataldo e 7 anni e 8 mesi per Potito, difesi dagli avvocati Marino Rosario, Stefania Specchio e Vicenzo Desideri. Al giudizio manca il solo Massimiliano Lionetti, 48 anni, di Cerignola, che venne ferito alla tibia destra e piantonato all’Ortopedia di Lanciano. Ha infatti chiesto il rito abbreviato e gli atti sono tornati al gip.

I primi ad essere condannati col rito abbreviato davanti al gup, nel 2019, erano stati Francesco Reddavide, 36 anni, di Cerignola, che ebbe 6 anni e 4 mesi, e il pericoloso Cristoforo Aghilar, 38 anni, di Orta Nova, 4 anni, 9 mesi e 10 giorni, latitante evaso durante la rivolta al carcere di Foggia e reo confesso dell'omicidio di Filomena Bruno, madre dell’ ex fidanzata, compiuto il 29 ottobre 2019. Il suo arresto lo scorso 29 luglio. 

Contro di lui e Reddavide pure l’accusa di tentato omicidio per gli spari contro i carabinieri, anche con l’uso di un kalashnikov, detenzione illecita di armi ed esplosivi, tentata rapina e ricettazione.

Nel Postamat contenente 56 mila euro la gang piazzò 700 grammi di esplosivo che non fece in tempo a scoppiare grazie all’agguato teso dai militari. Malviventi presi dopo la fuga su una Fiat Stilo e C3 durante la quale venne ferito Lionetti. Banda pugliese della marmotta che da tempo imperversava in Frentana dove ha messo in atto una decina di colpi a banche e Poste.

A Piane d’ Archi si è rischiato grosso: sparati 32 colpi e 4 proiettili ad altezza d’uomo finiti sul muro e portone di un condominio e bacheca della farmacia Cutarelli. Tragedia sfiorata poi per quattro ragazzi che parlavano dentro un’Alfa 156 colpita in retromarcia allo sportello lato passeggero e ruota anteriore sinistra.

Walter Berghella

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