Lanciano. Atti osceni con la figlia minorenne della convivente: condanna a 4 anni

Violenza su minorenne: si chiude in primo grado l’ennesimo capitolo processuale al tribunale di Lanciano.

Il giudice delle udienze preliminari, Giovanni Nappi, ha condannato a quattro anni di reclusione, col rito abbreviato, D.C.G., 48 anni, per violenza sessuale aggravata dall’abuso di relazione di coabitazione e in danni di una ragazza, allora sedicenne, figlia della convivente. L’imputato, patrigno, è residente in un comune del Sangro - Aventino e contro di lui gravava la brutale accusa di aver costretto la ragazza, allora sedicenne, a fare con lui atti osceni. Al processo il pm Francesco Carusi aveva chiesto la pena a 4 anni e 8 mesi. Per i reati contestati, senza lo sconto di un terzo, l’uomo avrebbe rischiato 8 anni e mezzo col rito ordinario.

Lo stesso gup lo ha poi condannato all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni al risarcimento dei danni morali alla vittima, patrocinata dall’avvocato Orsola Pierrantoni, in separata sede civile e con una provvisionale di 15 mila euro. La vicenda ha avuto due filoni d'inchiesta, con il primo finito con l'archiviazione, sui fatti iniziati nel 2016 per i quali già a novembre scorso il difensore dell'uomo, l'avvocato Tristana Di Menno Di Bucchianico, aveva chiesto l’improcedibilità.

Sui turpi rapporti ci fu una successiva indagine condotta sempre dal pm Serena Rossi in merito ad altri episodi riferiti al 2018. Entrambe le indagini sono partite dallo sfogo della ragazza fatta a scuola a insegnanti e psicologa, infine confessati alla madre che ha sporto denuncia. Sulla prima accusa la vittima ha poi ritrattato, ma nel 2018 nuove rivelazioni e conferma dei fatti durante l'incidente probatorio. Dopo l'accaduto per un po' di tempo è andata a vivere col nonno per stare lontana da un ambiente a rischio ed ora sta col padre. Il legale dell'imputato annuncia immediato ricorso in Appello. “Gli incontri tra i due sono iniziati qualche giorno dopo che la ragazza aveva compiuto 18 anni – dice Di Bucchianico -, e la stessa ragazza è stata consenziente. Non vero che è stato sempre lui ad indurla a compiere atti sessuali approfittando di presunti deficit dell'adolescente". L’uomo invitava la ragazza pure nel locale caldaia o in giardino quando la mamma era a lavoro. Ci sono sms tra i due e un video girato proprio dalla madre attraverso una porta socchiusa. Con la donna, già separata e madre di due figli, l’uomo ha poi avuto due figli suoi e convivono ancora.  12 mag. 2021

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