Dopo la prigione arriva il processo per Claudio Roselli, 50 anni, e suo figlio Giovanni, di 23, entrambi di Lanciano (Ch), accusati dell’incendio contro il "Bar Maiella" di Castel Frentano (Ch), avvenuto il 6 novembre 2019.
Il gup Giovanni Nappi ha fissato l’udienza al 10 marzo. Gli imputati, difesi dall’avvocato Pio Marziani, hanno ora l’obbligo di dimora. Su di loro grava una valanga di reati; pure resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, istigazione alla corruzione, tentata violenza privata, calunnia e minaccia. Oltre al titolare del bar, parte offesa patrocinata dall'avvocato Vincenzo Menicucci, ci sono altre sei parti lese, due vigili del fuoco e quattro carabinieri malmenati.
Vigili del fuoco aggrediti affinché non spegnessero le fiamme e poi il tentativo di corruzione con promessa di 850 euro per evitare di chiamare il 112. Imputati arrestati al termine dell’analisi delle telecamere dove si vedeva che erano stati loro ad appiccare il rogo a seguito di un precedente screzio avvenuto nel locale.
Nell’interrogatorio di garanzia padre e figlio negarono gli addebiti, ma dopo la deposizione la Procura ha chiesto e ottenuto l’inasprimento del provvedimento cautelare passato dai domiciliari al carcere. 10 dic. 2020
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