Pensionata strangolata a Casoli: il figlio a processo a novembre in Corte d'Assise

Madre strozzata a Casoli (Ch): inchiesta chiusa. L’assassinio risale allo scorso 12 febbraio e a perdere la vita fu Cesira Bambina Damiani, 88 anni.

A strangolarla è stato il figlio convivente Francesco Rotunno, 65 anni, arrestato e ancora in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. A conclusione dell’inchiesta, il pm Serena Rossi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo e il gip Massimo Canosa ha fissato l’inizio del processo in Corte d’Assise al prossimo 10 novembre. Secondo le risultanze investigative e medico legali, l’anziana è deceduta per una stretta al collo con un laccio, mai trovato, che le ha procurato un solco al collo facendola morire per compressione cervicale e asfissia meccanica. Non si è potuta difendere la sfortunata donna, affetta da cecità bilaterale totale.

La donna è stata ammazzata nel pomeriggio dello scorso 12 febbraio nell’abitazione che madre e figlio condividevano a Casoli (Ch), in corso Umberto I. Dagli accertamenti non sono emersi segni di percosse o tracce di farmaci diversi da quelli che la pensionata assumeva. A ritrovare il corpo dell'anziana in camera da letto è stata la badante. La vittima, distesa sul letto matrimoniale, indossava il pigiama e ai suoi piedi c’erano gli indumenti del corredo funerario.

Sul tavolo da pranzo invece c’era un biglietto con la scritta a pennarello “Scusa a tutti” e la grafia è quella dell’imputato. 

Per il 13 febbraio, giorno dopo il delitto, era stato programmato il ricovero in ospedale per accertamenti sullo stato di salute della donna, dal momento che era deperita.

Dopo l’omicidio l’uomo, divorziato, e senza lavoro fisso, difeso dall’avvocato Silvana Vassalli, è stato ritrovato per strada con i polsi tagliati e in stato di ipotermia, tanto da essere ricoverato alla Psichiatria dell'ospedale a Lanciano (Ch) prima di finire in carcere tre giorni dopo. “Non so nulla, non ricordo nulla”, ha sempre detto l’uomo, separato e padre di tre figli. Nell'ordinanza di custodia cautelare il giudice ha rimarcato come per lui la madre fosse diventata un peso insopportabile.  22 ago. 2023

WALTER BERGHELLA 

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