Casoli. Azienda agricola distrutta da incendio: corto circuito all'origine del disastro
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E' stato disintegrato il capannone agricolo che ha preso fuoco l'altra sera tra le contrade Taloni e Pianibbie di Casoli (Ch).

Il fuoco, divampato dopo le 19, ha incenerito la struttura (vedi foto), di circa 300 metri quadrati. L'incendio ha devastato la rimessa, dell'azienda agricola di Nicola Tamburrino, dentro cui c'erano mezzi meccanici e animali da allevamento. Sul posto si sono portate quattro squadre di vigili del fuoco, da Casoli, Lanciano, Chieti e Vasto che hanno lavorato fino all'alba del giorno seguente, cioè di ieri, per arginare le fiamme, che si sono levate all'improvviso altissime e che erano visibili a chilometri di distanza. 

L'incendio, dai primi accertamenti, è scaturito da un corto circuito generato da una lampadina. Alcune scintille hanno attaccato le rotoballe di fieno, foraggio per gli animali, accatastate a centinaia nella struttura che, in un baleno, si è trasformata in una torcia. Di essa adesso resta solo un cumulo di macerie. 

"Il proprietario - dice il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, che è ha effettuato un sopralluogo - ha avuto la prontezza di tirare fuori trattori e altri mezzi e di mettere in salvo parte del bestiame". Dentro c'erano maiali, capre, vitelli, pecore: molti sono rimasti intrappolati nell'inferno di fuoco e sono arsi. 

Il rogo ha lambito pure la vicina abitazione bruciando alcune finestre. Solo l'operato dei vigili, che hanno creato una sorta di strada tagliafuoco, ha impedito che anche la casa venisse distrutta. Intervenuti anche i carabinieri di Casoli. "Annientata un’attività ultra trentennale – riprende Tiberini -. Un dramma. E un danno incredibile per questa famiglia di grandi lavoratori".

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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