Coronavirus. Avezzano. 103 contagiati al 'Don Orione'. E arriva il Nas

Accertamenti dei carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazioni) di Pescara sul focolaio che si è generato nella residenza per anziani dell'istituto religioso Don Orione di Avezzano (L'Aquila), dove si registrano 103 contagiati: 86 ospiti e 17 operatori sociosanitari.

I militari hanno effettuato i primi accertamenti sul posto ed è altamente probabile l'interessamento della Procura. Intanto la Asl dell'Aquila, cui la Regione Abruzzo ha chiesto di verificare e ricostruire quanto accaduto nella struttura, è impegnata nell'indagine epidemiologica. La rsa, su richiesta della stessa azienda sanitaria, è stata commissariata dal sindaco, Giovanni Di Pangrazio. Commissario è stato nominato Sabrina Cicogna, dottoressa aquilana, e Carmine Viola e Rossella De Santis, sub commissari. 

"Alla luce di questi numeri, la struttura resterà chiusa fino a quando il problema non sarà risolto", spiegano alla Asl. Complesso blindato, quindi. La maggior parte dei pazienti non presenta sintomi; quelli che più preoccupavano sono stati trasferiti in ospedale.

Sulla questione polemiche politiche a iosa. Il consigliere comunale di minoranza, Tiziano Genovesi, della Lega, accusa il sindaco di non "tranquillizzare e informare la popolazione in relazione al focolaio da coronavirus che si è generato". Il primo cittadino, dal canto proprio, polemizza con la Asl per “le carenze informative che hanno reso impossibile l’aggiornamento del sito del Comune. La situazione della sanità nella nostra zona - continua - necessita di una inversione di tendenza. Vi sono difficoltà evidenti nel tracciare i contagi e una carenza palese di personale e di tamponi".

L’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha aperto una indagine e ha inviato gli ispettori. E fa sapere che... "è stata messa in piedi una Usca dedicata. Lo sappiamo bene - evidenzia - che le rsa sono l’anello debole per il tipo di pazienti che vi risiedono: ora Avezzano è sotto controllo". Ma il consigliere regionale pentastellato, Giorgio Fedele, dichiara che "quello che sta accadendo ad Avezzano e in altre strutture dell’Abruzzo, mette in luce un monitoraggio e un’azione di controllo, da parte della Regione, lento e inefficace. Non si può attendere che in una struttura vi siano così tanti contagiati per attivare un’indagine. Perché se da un lato è vero che stiamo parlando di strutture private dall’altro va sottolineato che le Asl, anche sotto impulso della Regione, devono attuare i dovuti controlli e le dovute ispezioni per verificare la presenza e l’attuazione dei protocolli".

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