Vasto. Effettuata autopsia su dirigente Asl Pescara suicida. 'Servono altri accertamenti'

"Nessuna pronuncia sulla causa della morte, saranno effettuati ulteriori accertamenti". Si blinda col silenzio il medico legale Pietro Falco, che questa mattina ha eseguito l'autopsia, durata 4 ore, sulla salma di Sabatino Trotta, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara che si è ucciso la sera del 7 aprile in prigione, a Vasto (Ch), dove era stato rinchiuso poche ore prima.

Lo psichiatra, 55 anni, residente a Spoltore (Pe), arrestato con l'accusa di corruzione per aver pilotato, con altri due complici, un appalto della Asl di Pescara da oltre 11 milioni di euro, si è tolto la vita impiccandosi in cella, con il laccio dei pantaloni della tuta da ginnastica che aveva indosso. Sull'accaduto la Procura di Vasto ha subito aperto un fascicolo, per capire se ci sono responsabilità, e ha disposto accertamenti medico-legali. L'anatomo patologo si è riservato 60 giorni per rispondere ai quesiti posti dal pm Michele Pecoraro.

Presenti, all'obitorio dell'ospedale di Chieti, anche i consulenti di parte Adriano Tagliabracci, ordinario di Medicina legale all'Università Politecnica delle Marche e il medico legale Ciro Montenitro, nominati dalla famiglia che, tramite l'avvocato Antonio Di Giandomenico, annuncia che i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. 

Con Trotta, sott'accusa e in carcere, sono finiti anche Domenico Mattucci, legale rappresentante della coop sociale "La rondine", di Lanciano (Ch), e Luigia Dolce, coordinatrice della stessa cooperativa. A quest'ultima, dopo gli interrogatori di ieri, sono stati concessi i domiciliari. 10 apr. 2021

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