Un boato nell'oscurità, dieci minuti dopo la mezzanotte. Un ordigno è stato fatto esplodere la scorsa notte all' esterno del Bar Poker di Atessa (Ch), in località Saletti. La deflagrazione, avvertita a chilometri di distanza, ha devastato il gazebo esterno in legno e chiuso da pareti in vetro antisfondamento, causando danni per circa 40mila euro. Sul posto le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Dai video sequestrati dai carabinieri, coordinati dal capitano Marco Ruffini, si vede un uomo incappucciato che piazza un ordigno di forma circolare sotto la pedana del gazebo e che poi fugge in auto con un complice, con un vecchio modello di Jaguar di colore verde che ha preso direzione mare.
Il Bar Poker, di Giovanni Luigi Lucalzi, che è stato ascoltato questa mattina in caserma, era già stato incendiato il 3 aprile 2016 con danni per 100mila euro, mesi fa la pedana d’ingresso bruciata.. E anche un'altra attività commerciale della famiglia è stata in passato presa di mira dai malviventi. Il titolare ha riferito alle forze dell'ordine di non aver mai ricevuto minacce. Gli investigatori analizzeranno i resti della bomba per capire il tipo di polvere utilizzata. E' la prima volta che accade in zona un attentato di questo genere. Un primo rapporto è gia stato rimesso alla procura di Lanciano (Ch). "UNa bomba - dice socnvolto il titolare - non c'è da scherzare. Ma io non mi arrendo".
Il locale, nel cuore della zona industriale della Val di Sangro, si trova sulla provinciale 119 ed è molto frequentato dai lavoratori della molteplici aziende che si trovano nella zona. La deflagrazione è stata udita fin dentro la Sevel. "I carabinieri stanno indagando e hanno chiesto al proprietario dell’esercizio commerciale di dare la massima collaborazione - scrive su Facebook il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che ha effettuato un sopralluogo insieme con i vigili urbani - per rintracciare i responsabili di questi ripetuti atti criminali ed assicurarli alla giustizia. La compagnia e la stazione dei carabinieri sono state rafforzate, negli ultimi mesi, e sono impegnate a garantire la sicurezza di tutti noi".
Walter Berghella
Foto di Andrea Franco Colacioppo
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