Atessa. Offese su Facebook a D'Alfonso: chiesto il processo per tre

Commenti su Facebook a ruota libera e i rischi della diffamazione non sempre valutati. Sono ben tre gli imputati accusati di aver offeso la reputazione dell’ex governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

Uno dei post immessi sul social dice: "Purtroppo la Magistratura in Italia è corrotta e collusa e ha permesso a un corruttore come D’Alfonso addirittura di potersi portare al comando della Regione. Chi ha appoggiato questo delinquente dovrebbe solo vergognarsi, una persona che ha passato più tempo nelle aule del tribunale che a lavoro". Certo, nel corso della sua carriera lunga e navigata politica e amministrativa, l’ex presidente abruzzese D’Alfonso ne ha sentite molte di accuse  sul suo conto e non ha mai disdegnato di confrontarsi e difendersi, ma le offese gratuite ricevute sul web non le ha proprio sopportate. Così ha denunciato tre persone, ognuno per i commenti postati, tutte ora accusate di diffamazione a mezzo Facebook, la cui posizione è approdata dinanzi al giudice di Lanciano, Andrea Belli.

Nella richiesta di rinvio a giudizio il pm Francesco Carusi accusa... "Offese alla reputazione di D’Alfonso in proprio e come presidente della Giunta d’Abruzzo". Ora sotto processo sono finiti Dimitri Di P., 53 anni, di Archi; Michele C., 44 anni, di Atessa, entrambi difesi dall’avvocato Tito Antonini, e Alberto G., di 37, pure atessano, difeso da Giovanna Ceroli. Imputati che certamente la pensano politicamente all’opposto dell’attuale senatore Pd. Così il 7 luglio 2017 c’è un primo commento a un articolo sul decreto del 24 giugno 2015 con cui D’Alfonso aveva rideterminato il budget sulla sanità abruzzese, mentre l’ospedale di Atessa veniva ridimensionato e ancora oggi non si sa che sorte avrà.

In altri pericolosi sfoghi postati sui social, a turno, gli stessi imputati scrivono ancora... "E’ stata dichiarata l’avvenuta prescrizione per le gravi imputazioni di corruzione per l’esercizio della funzione per un atto contrario ai doveri d’ ufficio. Il magistrato che lo ha assolto in campagna elettorale era in prima fila ad applaudirlo…E che caso". E ancora... "Forse la gente ha solo bisogno di giustizia e magari di potere avere la prova della sua esistenza un po' più spesso", frase mutuata da un commento di un giornalista del Corriere della Sera in merito  a una convention organizzata da D’Alfonso il 4 luglio 2014.

Udienza dal gip è fissata al 24 settembre, con le difese pronte a smontare le accuse. L’avvocato Antonini premette: "Su Fb è stato riportato quanto i giornali avevano già scritto sulle vicende processuali di D’Alfonso, anche sulla prescrizione. Ma c’è anche chi ha semplicemente ricopiato altri post. Nulla di offensivo".

Walter Berghella  

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