Atessa. Il bilancio di Borrelli: 'Dall'ospedale ai fondi per torrente Appello: proficuo l'anno appena chiuso'
"L'anno che ci lasciamo alle spalle ha visto parecchi risultati positivi per Atessa e per tutto il territorio. Molti progetti si realizzeranno nell'anno che abbiamo davanti". Così il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che tira le somme dell'attività svolta. "Il rendiconto della gestione 2018 si chiude - spiega - senza anticipazioni di cassa, senza ricorrere a prestiti per avere liquidità immediata. Questo significa operare in maniera sana e oculata. Basti pensare che quando siamo arrivati noi, nel luglio del 2017, le anticipazioni di cassa ammontavano a 2 milioni e mezzo di euro. I precedenti amministratori avevano speso soldi che non avevano ancora incassato. La Corte dei conti minacciava di svolgere un'indagine, che avrebbe paralizzato di fatto l'attività del Comune. Sugli anticipi si pagano, tra l'altro, gli interessi e questo va a discapito delle casse comunali. Sappiamo, naturalmente, che non basta tenere i conti in ordine, c'è molto da fare. Dobbiamo, senz'altro, migliorare le manutenzioni. Ci vorranno anni, date le condizioni di molte zone, abbandonate da tempo. Una prima inversione di tendenza, però, - dichiara il primo cittadino - si avrà con i progetti che abbiamo messo in campo con le risorse ordinarie del Comune e con i soldi ricavati dalla vendita della Sangro Servizi", altra vicenda che ha richiesto molto impegno e capacità di gestione".

"Grazie anche alla positiva conclusione di quella vicenda, - viene sottolineato - possiamo asfaltare alcuni tratti delle strade comunali; è un primo intervento, ne seguiranno altri. Finiamo e completiamo la sala polivalente di Monte Marcone; attrezziamo il parco del Tratturo a Piazzano; sistemiamo - dopo anni di trascuatezza - un'ala del convento di San Pasquale, che potrà ospitare pellegrini e turisti; abbiamo messo in sicurezza il teatro comunale, che rischiava di chiudere perché non era in regola; abbiamo finanziato un primo lotto dell'arredo di piazza Garibaldi.  Sono solo alcuni esempi, è lungo l'elenco  di quello che stiamo facendo. Abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di 640 mila euro per completare l'adeguamento antisismico e mettere in sicurezza la "Domenico Ciampoli", la scuola più grande del paese. E una notizia dell'ultima ora: la Regione, all'inizio dell'anno, ci finanzierà la bonifica del torrente Appello, intervento atteso da tempo. Il torrente è invaso da una fitta vegetazione, che ostacola e rallenta il defluire dell'acqua in occasione di piogge abbondanti, con il conseguente rischio di straripamento. Il finanziamento previsto è di 250 mila euro". 

"Stiamo destinando maggiori risorse al sociale, un più 10 per cento. Passa da 1 milione 250 mila a un milione e 400 mila euro. Sono stati incrementati i sussidi agli indigenti e le risorse da destinare a progetti di inclusione sociale e lavorativa. Per il sociale le risorse non bastano mai, ma ci sono significativi miglioramenti. Il risultato più importante di questo anno di attività - tiene a rimarcare Borrelli- è quello di aver messo Atessa al centro del territorio. Il Comitato dei sindaci Sangro-Aventino-Frentano ha in Atessa il centro propulsore e il punto di incontro essenziale. Non è un fatto teorico, un desiderio, un proclama, ma è un fatto pratico, concreto, che ha già dato i suoi risultati: dall'ospedale alla difesa dell'ambiente. La Regione ha cambiato il destino dell'ospedale dopo la massiccia partecipazione dei sindaci  al nostro consiglio comunale del 6 novembre di un anno fa. E' un fatto che oggi l'ospedale ha ripreso a vivere (riaperto il Pronto soccorso, ripristinata Medicina, a gennaio sarà riavviata l'area chirurgica)".  

"E ancora. Abbiamo impedito l'attivazione nella nostra valle di due impianti di rifiuti speciali: la ex Ciaf, per lo smaltimento di fanghi industriali e la Di Nizio, per i rifiuti sanitari pericolosi. Immaginate se ci fossero quelle ciminiere fumanti, che cosa sarebbe la nostra valle?! Qualche oppositore, un anno fa, aveva dichiarato: ci chiudono l'ospedale e ci fanno smaltire i rifiuti ospedalieri. Un anno dopo l'ospedale non chiude, riapre; e i rifiuti non vengono qui. Bisognerebbe avere l'onestà di riconoscerlo. Lo abbiamo ottenuto grazie a una dura battaglia condotta insieme con altri sindaci e con le associazioni ambientaliste".
05 gennaio 2019

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