Lanciano. Protesta al Liceo artistico. 'Voglio credere in questa scuola': la lettera di una mamma
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"Ho iscritto mia figlia a questa scuola pensando fosse il luogo più adatto, il luogo dove tutti ragazzi fossero liberi di esprimere al meglio la propria creatività e sensibilità. Cominciando l’anno scolastico, ci siamo trovati ad affrontare diversi problemi. Ma, di sicuro, non può, un figlio, uscire alle sei di mattina e fare rientro a casa solo in tarda serata, a causa di orari scolastici che non coincidono con i mezzi di trasporto pubblico".

Così una mamma di Lanciano, Ma. M., in una lettera aperta, che arriva dopo giorni di proteste al Liceo artistico "Giuseppe Palizzi" di Lanciano (Ch). Studenti sul piede di guerra - prima lo sciopero, poi l'occupazione pacifica della scuola - per gli orari assurdi imposti dalla preside. Orari che, per via dell'assenza di bus, costringono tanti pendolari a tornare a casa ad ora di cena.

"Non può una mamma, - viene aggiunto - stare con il pensiero del proprio figlio minorenne solo per strada, con tutti i pericoli che ne derivano. Non possono i ragazzi tornare alle otto di sera, dopo nove ore di scuola, e pensare di dover studiare. Sono stanchi. La scuola è un diritto, ma non l’unico. I ragazzi - viene evidenziato - hanno diritto a fare sport, a passare del tempo con la famiglia, a incontrarsi tra di loro e a divertirsi. Abbiamo trascorso due anni d’inferno - sottolinea la signora - a causa del Covid: in questo lasso di tempo i nostri figli sono stati rinchiusi nelle proprie abitazioni, senza vedersi, senza andare a scuola, senza poter socializzare. Adesso che si intravede un barlume di "normalità", è la scuola torna a rinchiuderli: è assurdo e inaccettabile".

"Tra l'altro - sottolinea - si può obbligare i ragazzi a stare tutte quelle ore in aula senza avere a disposizione beni primari come acqua e tempo per mangiare cibi sani. Non voglio dilungarmi oltre e chiedo, a nome degli alunni e di tutti genitori, che venga ripristinato l’orario scolastico vecchio; chiedo l’ascolto, se necessario, da parte di autorità che, ragionando, capiscano e ci aiutino in questa situazione, che al momento appare stagnante. Voglio continuare a credere in questa scuola. E, con questa mia, spero di arrivare al cuore di tutti". 06 ott. 2021

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Foto Andrea Franco Colacioppo

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